Daniele Brusaschetto ‘Fragranze Silenzio’

(Bosco Rec / Bar La Muerte / Sincope / Chew-z 2010)

Quanto altri si affannano a sbranarsi vicendevolmente, in cambio
di briciole di visibile vanità (effimera/temporanea), tanto,
Daniele Brusaschetto, si allontana dalla terra ferma.
Senza
clamore, senza finte feste d’addio, a presupporre (quasi) sempre un
ritorno.
Spolpato l’osso, Ego Mangiato Crudo, come
ricordava il titolo di un suo brano.
Bisogna saper perdere,
bisogna sapere come perdere, raccontamelo come fosse una favola,
trovare gli angoli giusti dove potersi nascondere, ombreggiati,
freschi, asciutti, al riparo da ogni attacco

E poi
uscir fuori, senza esser riconosciuti, con una nuova,
splendente, pelle di serpente addosso.
Parole ed intuizioni, che
sminuzzano in particole delicate l’oggi, in attesa di un domani
assolato, con una leggera brezza, a scomporre e pacificare.
Dal
furore degli esordi, sino alla contrazione degli ultimi “Blasé”
e “Circonvoluzioni”, Brusaschetto, ha sempre navigato in
direzione di un panorama, bianco assoluto.
Non disdegnando ogni
mezzo, elettrico stordente, acustico, elettronico, ogni forma
plausibile, pur di giungere.
“Fragranze Silenzio”, è,
come da rigorosa prassi, creato e chiuso, nella resistenza del fai da
te casalingo.
Cresciuto, accanto ad una caffettiera che gorgoglia,
al lavoro, al frigo che langue ed alla spesa consequenziale, al
silenzio che si ammira, anticipando il trillo della sveglia al
mattino.
Con i piedi fuori dal letto, respirando profondamente.
Il
volo; lo sforzo del volo.
Necessario, ma mai richiesto.
“Fragranze
Silenzio” è congegnato come un detonatore psichico, non
ferisce (e non lenisce), ma lascia tracce, che, in un modo o
nell’altro, rimangono indelebili (in un modo, o nell’altro).
Non è
questione di drones, industrial, cantautorato, glitch, post, o
tensioni quasi sludge.
La vita, è un corollario di piccoli
episodi, che ne determinano il quadro complessivo.
Vergognosi e
patetici a volte, sublimi ed inspiegabili altre.
Semplice,
fragile, spesso indigesta, ma onesta ed inebriante.
Vita.

Voto: 8

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