Francesco Cusa Skrunch ‘Jacques Lacan, A True Musical Story’

(Improvvisatore Involontario 2010)

Succosissima carrellata di nuove uscite da casa Improvvisatore Involontario (d’ora in poi II), una vera collezione autunno/inverno per uditi assetati di suoni nuovi e sovversivi. Dopo la Trilogia Nera, già recensita sulle pagine di Kathodik, l’imprevedibile collettivo/etichetta si ripresenta con una veste grafica ancora nuova, di grande eleganza, e –Deo Gratias- con i cari vecchi jewel boxes a racchiudere i cd. Il primo disco della serie è ‘Jacques Lacan, A True Musical Story’, a firma del progetto Electric/vocal Skrunch, capitanato dall’inesauribile e poliedrico Francesco Cusa. Otto tracce, le prime quattro ‘electric’, le seconde ‘vocal’ (nel booklet interno la tracklist è romanticamente e nostalgicamente divisa in ‘side A’ e ‘side B’…); il lato A vede all’opera, oltre al drummer catanese, Dario Defilippo alle percussioni, Carlo Natoli alla chitarra baritona, Paolo Sorge alla chitarra elettrica, Beppe scardino al sax baritono e Piero Bittolo Bon al sax contralto: una cascata di suoni e di immagini su cui aleggia la figura dello psichiatra francese, una sorta di viaggio nei dedali contorti della psiche umana, fatto di serenità e tempeste (Lacan Boys), squarci di blu e pugni allo stomaco (Lacan On The Bitch), svisate cinematiche (Le can can de Lacan), borbottii sinistri e poco rassicuranti (Le Lancôme de Lacan)… fulmineo, impressionante, il turbine assale e svanisce.
Il lato B (‘vocal’) consta di altri quattro pezzi, dai titoli identici ai primi quattro, dove a Cusa si affiancano stavolta Giacomo Ancillotto alla chitarra e all’elettronica e le vocalist Marta Raviglia e Gaia Mattiuzzi (entrambe pure all’elettronica). Un’aggressione improvvisa (Lacan Boys) con impasti vocali ora dilatati ora iperveloci ed accenni di throat-singing, imprevedibili cambi di ritmo avvolti da immense aperture di voci (Lacan On The Bitch), rutilanti scat e overtones su minacciosi tappeti di chitarra e batteria (Le can can de Lacan), per finire con la lancinante Le Lancôme de Lacan che scompone ulteriormente la materia sonoro/cerebrale con canti di gola, eterei vocalizzi ed elettronica incalzante. Ma questa musica non finisce, neanche se togliamo il cd dal lettore. Ormai è dentro la nostra scatola cranica, qualsiasi cosa contenga. E il viaggio continua…

Voto: 9

Link correlati:Improvvisatore Involontario Records Home Page

Autore: belgravius@inwind.it