Endorgan ‘Endorgan’

(Toxo Records 2009)

Se il buongiorno si vede dal mattino…
Endorgan son
l’ennesima, violenta convulsione, che agita la carne esposta, di una
Napoli febbricitante.
I due SEC_ e P’ex, son
improvvisatori, attivissimi nel giro che, da A Spirale,
passando per Weltraum, s’incastra in Asp/SEC_, e
digrada morbosamente, nella forma canzone torturata di Mal
D’archive
.
Chitarra preparata e synth, che in questo tre
pollici pregevole, si affrontano dandosi le spalle.
Venti
disastrati minuti, sospesi fra catastrofismo (il primo lungo brano),
e nevrotica attesa frustrata.
Merzbow, Eddie Van Halen
che esegue Eruption con la testa incastrata nel cono di un
ampli devastato; una scheggia di vetro come plettro.
Grattugie e
accartocciamenti repentini.
Apicella inseguito dai cani che
s’infogna in un vicolo cieco.
Taglia, strappa e cuci, s’intravede
anche una certa vena ironica, grottesca e deviante.
Nel suo
genere, più che soddisfacente.
(gli stati d’assenza, che
svuotano la massa bruta, son faccenda assai carina…).
Paion aver
molto da dire.
Convincenti e non casuali.
Li seguiremo.
Bravi!

Voto: 7

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