Snowdonia Records

Quattro chiacchiere digitali con Cinzia La Fauci e Alberto Scotti della Snowdonia Records.

 

Di Marco Paolucci

uccio12@hotmail.com

09/03/2010: Eccoci a parlare di un altro tassello che contribuisce alla composizione da parte di Kathodik di un atlante, chiaramente parziale, dell’etichette indipendenti italiane: la Snowdonia di Cinzia La Fauci e Alberto Scotti. Tra pop sbilenco, new wave d’antan, rumorismi vari ed eventuali, l’etichetta licenza con coscienziosità e lungimiranza album che si fanno notare e fanno discutere nel panorama nostrano. Chiaramente abbiamo cercato di saperne di più, contattando i due fautori della label per le consuete quattro chiacchiere digitali.

1) Quali sono le origini dell’etichetta? Come è nata l’idea? Quali ispirazioni ci sono state? A quali modelli, se ci sono stati, si è fatto riferimento?

All’epoca eravamo grandi fans della 4AD, ci sembrava straordinaria l’idea di ricevere tonnellate di demo, ascoltarli e poi saltare sulla sedia urlando: “Sono loro! Questi saranno i nostri This Mortal Coil!”. Ci immaginavamo già a cena con Peter Murphy, chiacchierando di suicidio, roba tipo: “no, Peter, scusa, ma secondo me l’impiccagione è di gran lunga preferibile all’avvelenamento da cianuro…”. Poi dischi d’oro, una vita da consacrare alla lussuria, all’alcool, alle droghe pesanti. Ci vedevamo morire d’overdose, pronunciando frasi che sarebbero passate alla storia, tipo: “che cazzo c’era dentro la roba?” – “E che ne so io? L’ho presa da John, come al solito” – “Oddio muoio…” – “Mi sa pure io…”. Immaginavamo grandiosi funerali gotici con vecchi, raggrinziti new wavers in lacrime a sdilinquirsi ciarlando dei vecchi tempi: “Te la ricordi quella gita al cimitero?” – “E come potrei dimenticarla? Ho anche inciampato in una lapide e mi sono fratturato il bacino, è stato stupendo!”. Non sapete che delusione sia stata doversi accontentare di una modesta vita passata a leggere recensioni (“Oh, cacchio! 4 stellette su Kathodik! Corri a stappare la Sprite!”) e rilasciare interviste via e-mail.

 

 

2) Come scegliete le produzioni?

Quando ascoltiamo i demo ci chiediamo sempre: “Questi riusciranno a vendere più di 20 copie?”. Se la risposta è affermativa li scartiamo, se è negativa li prendiamo.

3) Come scegliete i gruppi?

Vedi “Come scegliete le produzioni?”

4) Come sono i rapporti con i musicisti?

Meravigliosi…oh, scusate, suonano alla porta. Neanche a farlo apposta! È un pacco regalo da parte dell’ultima band che abbiamo prodotto, adesso lo apr…..

5) Cosa pensate delle coproduzioni?
                                                                                                                                                                           …scusate ho dovuto interrompere l’intervista a causa di un piccolo incidente, riprendo adesso dopo 3 mesi d’ospedale. No, non preoccupatevi, sono lucida. Si, il look per noi ha una certa impor…

6) Quali pensate siano state, analizzando questo primo spaccato di uscite, le produzioni migliori targate Snowdonia? Quali le peggiori?

– Oh, ragazzi, sono Alberto, se non vi dispiace continuo io l’intervista, Cinzia si è addormentata, le capita spesso dopo il fattaccio. Scusatemi se sarò leggermente più serioso, Dio è stato piuttosto ingiusto nella distribuzione dello humour, io ne ho avuto pochissimo e questo mi fa stare molto male….oddio scusate…ho voglia di piangere, non riesco a continuare….
– Sono Cinzia, ma Alberto dov’è? Cosa gli avete fatto? L’ho visto correre fuori in lacrime, vado a cercarlo…

7) Con chi vi è piaciuto collaborare?

Cari amici di Kathodik, scusate se mi intrometto, ho trovato la porta aperta, la casa deserta e ho pensato di prendermi i miei stracazzo di 5 minuti di gloria. Mi presento, mi chiamo Giovanni Lo Presti e sono un vicino di casa di questi due drogati nullafacenti che tengono lo stereo acceso fino alle 4 del mattino. Lo dico a voi come primo avvertimento, dopodiché sarò costretto a rivolgermi all’amministratore e vi garantisco che non vorrei davvero arrivare a tanto, ho avuto anche io quarant’anni e so quanto l’adolescenza sia un periodo difficile, però a tutto c’è un limite, io la mattina mi alzo per andare a lavorare. Tornando alla domanda: credete a me, questi due potrebbero anche chiamare un paraplegico a suonare la batteria e sarebbero comunque felici. Sono strafatti di cracchio, di polverine, peggio di quello della televisione con i colpi di sole in testa, ma si, Morgante, quello lì…

8) Con chi vorreste collaborare?

-Io sarei molto felice se collaborassero con un gruppo di mimi, perchè ne ho piene le palle di tutto quel fracass…
-Scusate, sono di nuovo Alberto, non so come abbia fatto questo idiota a prendere possesso del computer. Risponderò io alla domanda, in maniera finalmente seria e puntuale. Io vorrei tanto collaborare con Miss Violetta Beauregarde, ho molto apprezzaaaaa…siiiii…ho moooooltooo, apprezzaatooo il suoo ultimoooooooo lavoroooooooooo, siiiii, siiiiiiiii, siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii.

9)   Come vedete la scena musicale italiana?

Bene, la vedo bene fondamentalmente, giusto le ultime due lettere sono un po’ sfocate. Si, quelle più piccole, la N e la A. Ah, dice che a 40 anni è normale? Va bene, grazie, quanto le devo?

9) Come vedete la scena live italiana? 

Uguale dottore, vedo sempre sfocate le ultime due lettere.

10)  Progetti futuri?

Aspettate che passi l’effetto dell’atropina e ve lo dico.