Edizioni Lindau Cinema News

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TUTTO SU DI ME
di PEDRO ALMODÓVAR
(con Fréderic Strauss)

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Lindau / «Fuoricollana» / ISBN 978-88-7180-683-9
Pagine 248 / Ill. 224 col. e b/n / Euro 44,00
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L’evento editoriale cinematografico dell’anno: Pedro Almodóvar intervista se stesso.

Autore di commedie brillanti (ad esempio Donne sull’orlo di una crisi di nervi) o di melodrammi capaci di far vibrare le emozioni più intime (Tutto su mia madre), Pedro Almodóvar è un cineasta che, di film in film, non smette di sorprendere e di affascinare lo spettatore con il suo stile unico e la sua abilità nel raccontare le ironie e i paradossi della vita.
A partire dalle sue prime opere (Pepi, Luci, Bom e le altre ragazze del mucchio, Labirinto di passioni) e fino agli ultimi capolavori (Parla con lei, La mala educación e Volver) Almodóvar mette in scena un universo originale e assurdo, un mondo in cui ha senso soltanto ciò che appare un controsenso, in cui solo i grandi disordini sembrano in grado di rimettere ordine nelle cose. Frédéric Strauss, attraverso una serie di interviste raccolte nel corso degli anni (i primi incontri risalgono al 1994), racconta passo dopo passo la carriera del regista spagnolo: dal periodo della movida madrilena ai primi lavori in super8, realizzati con gli amici durante i fine settimana, quando ancora lavorava per la compagnia telefonica spagnola; dalla nascita della casa di produzione El Deseo, ideata con il fratello Agustín, alle opere che gli hanno garantito il successo internazionale (Légami!, Tacchi a spillo); per finire con gli importanti riconoscimenti ottenuti a Cannes e agli Oscar.
Almodóvar parla a ruota libera, in maniera divertente e divertita, pronto a evocare ricordi della propria infanzia, a fornire spiegazioni tecniche per farci comprendere meglio una scena, a raccontare aneddoti riferiti al set e al suo rapporto, non sempre facile, con gli attori, oppure a descrivere sequenze tagliate in fase di montaggio, e a parlare dei film e degli autori che lo hanno maggiormente influenzato. Il ritratto dell’artista è reso ancora più vivido dalla riproposizione di alcuni suoi testi scritti in occasione dell’uscita dei film, e da un imponente apparato iconografico completo di foto di scena, storyboard realizzati da Almodóvar, disegni di importanti artisti (Mariscal, Dis Berlin, Juan Gatti) utilizzati per le scenografie, locandine originali e molto altro.

Frédéric Strauss è critico cinematografico per «Télérama», dopo essere stato vicecaporedattore dei «Cahiers du cinéma» negli anni ’90. Ha anche realizzato un cortometraggio: Rouge maman (2003). Lindau ha pubblicato, nel 2007, Fare un film, scritto in collaborazione con Anne Huet.

Indice: INTRODUZIONE. Il cinema dei desideri di Frédéric Strauss; LA VITA È UNA COMMEDIA. Pepi, Luci, Bom e le altre ragazze del mucchio, Labirinto di passioni; Folle… Folle… Fólleme… Tim di Pedro Almódovar; IL CINEMA COME AMBIZIONE. L’indiscreto fascino del peccato, Che ho fatto io per meritare questo?, Matador; Una commedia atipica di Fernando Fernán Gómez di Pedro Almódovar; PADRONE DEL SUO DESIDERIO. La legge del desiderio; La fratellanza di Augustin Almódovar; La fratellanza di Pedro Almódovar; L’estate a Madrid di Pedro Almódovar; IN STUDIO: IDOLI E IDILLI. Donne sull’orlo di una crisi di nervi; Tacchi e tubini di Pedro Almódovar; L’ARTIFICIO E IL SUO CONTRARIO. Tacchi a spillo, Kika; PASSIONI A MADRID. Il fiore del mio segreto, Carne tremula; La mappa di Pedro Almódovar; L’angolo di strada di Pedro Almódovar; A CUORE APERTO. Tutto su mia madre; VENT’ANNI. L’ultimo sogno di mia madre di Pedro Almódovar Caballero; IL TEMPO DEI SEGRETI. Parla con me, La mala educación; Il cinema come rifugio e come specchio di Pedro Almódovar; NELLA SCIA DEL TEMPO. Volver; Filmografia; Crediti fotografici.

 

IL LATO OSCURO DEL GENIO
La vita di Alfred Hitchcock
di DONALD SPOTO

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Lindau / «Le Comete» / ISBN 978-88-7180-602-0
Pagine 768 / Ill. 32 b/n f.t./ Euro 30,00
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Il lato oscuro del genio è universalmente considerata la biografia «definitiva» di Alfred Hitchcock, l’enigmatico regista inglese autore di alcuni tra i film più celebri, ammirati e amati dell’intera storia del cinema (Psyco, La donna che visse due volte, La finestra sul cortile, Gli uccelli, per ricordarne solo qualcuno). In essa Donald Spoto esplora le radici profonde delle ossessioni di Hitchcock – per il cibo, l’assassinio, l’amore idealizzato… – e ricostruisce le origini del suo incomparabile e bizzarro genio, dagli anni della fanciullezza e della formazione a quelli del successo americano. Basata su centinaia di interviste realizzate con i suoi attori, sceneggiatori e collaboratori, oltre che su ricerche originali di inusitata ampiezza, Il lato oscuro del genio (vincitore dell’Edgar Award) ricostruisce ogni episodio della vita del grande regista con dovizia di particolari spesso inediti, oltre che con impareggiabile maestria narrativa.

Donald Spoto è laureato alla Fordham University. È autore apprezzato in tutto il mondo per le sue biografie di registi e attori, tra le quali ricordiamo quelle di Laurence Olivier, James Dean e Marilyn Monroe. Presso Lindau, nel 2000, è uscito Notorious. La vita di Ingrid Bergman.

Indice: Ringraziamenti; Prefazione; 1. Marzo 1979; 2. 1899-1920; 3. 1920-1925; 4. 1925-1927; 5. 1928-1934; 6. 1934-1936; 7. 1937-1939; 8. 1939-1940; 9. 1940-1944; 10. 1945-1949; 11. 1950-1955; 12. 1955-1959; 13. 1960-1964; 14. 1964-1972; 15. 1973-1979; 16. 1979-1980; Filmografia; Bibliografia; Indice dei film; Indice dei nomi.

 

STANLEY KUBRICK
L’umano, né più né meno
di MICHEL CHION

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Lindau / «Le Comete» / ISBN 978-88-7180-587-0
Pagine 608 / Ill. 700 b/n e col. / Euro 40,00
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Sull’uomo Kubrick – sulla sua personalità complessa ed eccessiva, sull’esilio volontario in Gran Bretagna, sull’apparente megalomania, sul perfezionismo ossessivo – sembra sia stato detto tutto.
Ma vale lo stesso per l’opera? In questo saggio – il primo di tale ampiezza dedicato al suo cinema e corredato dalla pubblicazione di oltre 750 fotogrammi –, Michel Chion ricostruisce storia, contesto e poetica di tutti i suoi film (dall’«invisibile» Fear and Desire, realizzato nel 1953 e in seguito rinnegato, a Eyes Wide Shut, uscito nel 1999 qualche mese dopo la scomparsa del regista), mettendo in particolare evidenza l’unicità di un’opera che alterna indiscussi capolavori – 2001: Odissea nello spazio, Barry Lyndon e Full Metal Jacket – a fasi di ricerca e transizione. L’approccio rigorosamente cronologico permette di cogliere gli snodi della carriera, l’affacciarsi di nuovi temi, la capacità di strutturare forme cinematografiche inedite (come la coabitazione, senza fusione, di immagini, parole e musica, o la polifonia dei procedimenti narrativi).
Ma Kubrick ha voluto prima di tutto raccontare storie centrate sull’Uomo, l’individuo universale, e il suo «slancio vitale». Ha voluto raccontare l’umano, in cui convivono la gioia di esistere e quella di distruggere, con la morte sempre all’orizzonte; l’umano, con le sue aspirazioni di grandezza, le sue infime schiavitù e il suo ambizioso tentativo di appropriarsi di un mondo che oppone resistenza e di un cosmo labirintico. L’umano, insomma, né più né meno.

Michel Chion (1947), scrittore, compositore, autore di film e video, è un teorico dell’ascolto e dell’audiovisione. Ha pubblicato numerose opere dedicate a registi, alla musica concreta, all’ascolto, alla teoria della sceneggiatura, ai mestieri del cinema. Molti suoi saggi sono apparsi sulle pagine dei «Cahiers du cinéma ». Presso Lindau sono stati pubblicati una monografia su David Lynch e i saggi L’audiovisione. Suono e immagine nel cinema e Un’Odissea del cinema. Il «2001» di Kubrick.

Indice: Premessa; 1. Fear and Desire, 1956; 2. Il bacio dell’assassino, 1955; 3. Rapina a mano armata, 1956; 4. Orizzonti di gloria, 1957; 5. Spartacus, 1960; 6. Lolita, 1962; 7. Il dottor Stranamore, 1964; 8. 2001: Odissea nello spazio, 1968; 9. Arancia meccanica, 1971; 10. Barry Lyndon, 1975; 11. Shining, 1980; 12. Full Metal Jacket, 1987; 13. Eyes Wide Shut, 1999; Filmografia; Bibliografia selettiva; Indice dei film; Indice dei nomi.

 

STANLEY KUBRICK
La biografia
di JOHN BAXTER

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Lindau / «Le Comete» / ISBN 978-88-7180-601-3
Pagine 544 / Ill. 37  b/n f. t. / Euro 24,50
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«Quale sarà il prossimo film di Kubrick?» è stata per quasi quarant’anni una delle domande più frequenti nel mondo del cinema. Che Stanley Kubrick abbia mantenuto la propria leggenda così a lungo è sia un tributo alle sue straordinarie capacità come cineasta che una conseguenza della sua precoce decisione di vivere e lavorare alle sue condizioni, a qualsiasi costo. Per decenni i film di Stanley Kubrick hanno distillato l’essenza dello zeitgeist, lo spirito del tempo. Negli anni ’50 fu uno dei pochi registi americani capace di raggiungere, con Orizzonti di gloria, la dignità e la statura del cinema europeo. Per il pubblico degli anni ’60 fu l’uomo che realizzò Il dottor Stranamore, sarcastico atto d’accusa contro la guerra atomica e il militarismo, e il classico della fantascienza, 2001: Odissea nello spazio. Negli anni ’70 creò l’inno archetipico alla violenza urbana, Arancia meccanica. Negli anni ’80 anatomizzò la natura della follia privata e del delirio collettivo della guerra in Shining e Full Metal Jacket. Kubrick ha creato una galleria di immagini indelebili che sopravviveranno finché esisterà il cinema – astronavi bianche come la fragile porcellana di Dresda, messe contro lo sfondo vellutato dello spazio (2001: Odissea nello spazio); bellimbusti imparruccati che duellano nella foschia dell’alba (Barry Lyndon); porte d’ascensore che si aprono all’improvviso per far uscire un fiume di sangue scuro che scorre al rallentatore nei corridoi di un albergo deserto (Shining); il paesaggio crivellato del Vietnam sotto un cielo annerito dal fumo della guerra (Full Metal Jacket). Non si conosce però molto dell’uomo che sta dietro tutti questi film. Nato nel Bronx nel 1928 da una famiglia mitteleuropea, Kubrick ha vissuto fin dal 1961 in un ferreo isolamento nell’Inghilterra rurale, «un Prospero», citando le parole del critico David Thomson, «che ha tenuto la gente alla larga dalla sua isola.» Con l’aiuto di attori, sceneggiatori, registi, tecnici e amici d’infanzia, John Baxter offre il più completo resoconto mai scritto della vita di Kubrick, della produzione di epopee come 2001: Odissea nello spazio, dei suoi conflitti con Kirk Douglas e con altre star, della storia dietro la mancata realizzazione di Napoleon, che prometteva di essere il suo più grande lavoro, alla sorprendente verità sulla produzione e sulla definitiva proibizione del suo film più famoso, Arancia meccanica, fino al racconto delle vicissitudini che hanno accompagnato la sua ultima creazione, Eyes Wide Shut, al termine della quale ci ha improvvisamente lasciati. Kubrick ne emerge come un uomo sensibile e insieme spietato, irritabile e generoso, che glorifica la ragione ma i cui film possono riflettere i più selvaggi eccessi della passione, e che prima di tutto è guidato da una necessità implacabile di portare la sua visione personale sullo schermo.

John Baxter è nato a Sydney. È autore di fortunate biografie dedicate a grandi stelle del cinema mondiale, da Fellini a Buñuel, da Spielberg a John Ford. Presso Lindau ha pubblicato Woody Allen. La biografia.

Indice: Ringraziamenti; Prologo. Il Re delle Tenebre; 1. Kubrick sotto la lente d’ingrandimento; 2. Kubrick a scuola; 3. Kubrick nella città; 4. Kubrick sulla soglia; 5. Kubrick e il crimine; 6. Kubrick alle corse; 7. Kubrick in trincea; 8. Kubrick e il canguro gigante; 9. Kubrick in catene; 10. Kubrick innamorato; 11. Kubrick spacca il mondo; 12. Kubrick oltre l’infinito; 13. Kubrick tra gli assassini; 14. Kubrick nell’Età dei Lumi; 15. Kubrick all’inferno; 16. Kubrick in un mondo di merda; 17. Kubrick arroccato; Note ai capitoli; Filmografia; Bibliografia; Indice analitico.

 

FRANÇOIS TRUFFAUT
LA BIOGRAFIA
di ANTOINE DE BAECQUE
e SERGE TOUBIANA

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Lindau / «Le Comete» / ISBN 978-88-7180-379-1
Pagine 656 / Ill. 34 b/n f.t./ Euro 30,00
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Una nascita segreta, il 6 febbraio 1932, un’infanzia quasi clandestina in casa dei genitori ostili: la vita di François Truffaut è subito romanzesca. Nella Parigi occupata, è il tempo dei colpi di testa, degli amici per la vita. Lettore appassionato, spettatore infaticabile – vede e rivede centinaia di film –, a sedici anni fonda un cineclub e si indebita. È la rottura con i genitori, il riformatorio, la prigione militare. Ma la personalità febbrile di François Truffaut intriga e seduce Genet, Cocteau e soprattutto André Bazin, che gli permette di scrivere sui «Cahiers du cinéma». Rapidamente il giovane autodidatta diventa il critico più in vista degli anni ’50. Incontra i maestri che ammira, Renoir, Ophuls, Rossellini, Hitchcock. «Il film di domani sarà girato da avventurieri», scrive su «Arts». I colpi di testa dell’infanzia diventano cinema e si impongono come un film-manifesto (I quattrocento colpi). François Truffaut è la punta di diamante della Nouvelle Vague, crea una propria casa di produzione, Les Films du Carrosse, è il regista e l’amico delle più grandi star francesi, Jeanne Moreau, Catherine Deneuve, Isabelle Adjani, Fanny Ardant… «I film sono più armoniosi della vita», dirà, ma è la vita, la sua vita, l’uomo con le sue molteplici sfaccettature, che si lascia indovinare attraverso i personaggi dei suoi ventuno film: Antoine Doinel, l’adolescente dei Quattrocento colpi, Ferrand, il regista innamorato delle attrici di Effetto notte, Bertrand Morane, il seduttore di L’uomo che amava le donne, Julien Davenne, l’uomo che si vota al culto dei morti in La camera verde… François Truffaut aveva intenzione di raccontare la sua vita. Da ciò nasce questa biografia, costruita sulla base delle preziose testimonianze dei suoi amici e sugli straordinari archivi personali, per la prima volta resi accessibili.

Antoine de Baecque è storico e critico per i «Cahiers du cinéma».
Serge Toubiana ha realizzato il lungometraggio «François Truffaut. Portraits volés». È stato redattore capo dei «Cahiers du cinéma».

Indice: Premessa; 1. Un’infanzia clandestina. 1932-1946; 2. I quattrocento colpi. 1946-1952; 3. La vita era lo schermo. 1952-1958; 4. Nouvelle Vague. 1958-1962; 5. Gli anni lenti. 1962-1967; 6. Le vite parallele. 1968-1970; 7. L’uomo cinema. 1971-1979;8. La figura incompiuta. 1979-1984; Filmografia; Bibliografia; Indice dei nomi.