Neil Rolnick ‘The Economic Engine’


(Innova 2009)

“Ritmi orecchiabili e melodie sfuggenti”: queste sono, secondo Neil Rolnick, le due caratteristiche dalle quali la sua musica non si è mai sganciata. In effetti ascoltando questo nuovo cd Innova non si può che convenire con Rolnick: tanto il datato Real Time − sorta di curiosa e geniale rapsodia per computer e orchestra ad camera, con un effetto da big band trasportata in un futuro tecnologico − quanto il recentissimo The Economic Engine − riuscitissima fusione di Oriente e Occidente, che va ben oltre il riferimento al sistema economico presente nel titolo − si contraddistinguono per un marcato, e a tratti irresistibile, accento ritmico, e per una vena melodica sempre presente ma mai protagonista assoluta e centrale. Eppure, non dobbiamo lasciarci ingannare: i ritmi sono contagiosi, è vero, ma spesso le composizioni di Rolnick (le due citate, ma anche gli altri brani contenuti nel cd) presentano una elevata complessità ritmica e contrappuntistica (accentuata dalla rielaborazione al computer dei suoni acustici); e le stesse melodie, se in parte ci sfuggono, in parte si lasciano afferrare, trascinandoci verso mondi sonori dove l’ironia − la terza caratteristica sostanziale della musica di Rolnick, da aggiungere alla descrizione riportata all’inizio − è la vera cifra dominante.

Voto: 10

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