Nikola Kodjabashia ‘The Most Of Now’

(ReR 2008)

Lavoro che non convince “The Most Of Now”.
Il
compositore macedone Nikola Kodjabashia, intraprende un
viaggio creativo, che attraversa ed incrocia Europa dell’est e
America del sud, istanze ballabili e malinconie
estetizzanti.
Altalenante fra atmosfere struggenti, accenni
lounge, exotica varia, più composte forme accademiche, tanghi,
battiti e sospiri.
Non male, forse troppo.
Esistenzialismo con
il trucco ben fatto.
Piace quando l’aria dell’est soffia forte,
non piace, quando le percussioni prendono il sopravvento, e ci si
trova al cospetto di un possibile Gotan più
colto.
Semplicemente non si capisce da che parte intenda andare,
indeciso fra deliquio intimo ed atmosfere festaiole.
Potrebbe
riscuotere un marginale successo fra chi è in cerca di
tappezzeria sonora esotica.
Potrebbe riscuotere un marginale
successo fra chi ama rilassarsi su note suadenti ma non
stordenti.
Perfetto, mutevole, raffinatissimo ed elegante, la
sporcizia resta un ricordo a margine.
Tutto gira alla perfezione,
ma non ci si emoziona.
Questo il problema vero.
Dunque che
farsene di un lavoro del genere?
Gli appassionati del cinema
europeo, più lento e melenso, vi potranno scovare non pochi
motivi di interesse.
Io preferisco rivolgermi altrove.
Passa e
non lascia traccia.

Voto: 5

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