Painting Petals On Planet Ghost ‘Fallen Camellias’


(Opax 2008)

Textures psych/folk suonate nel/dal, mondo dei fantasmi.
I due
fratelli Opalio e la voce di Ramona Ponzini; stupore
rinnovato.
Un rapimento struggente del cuore, tracce dolenti a
seccare su un pavimento freddo.
Ispirato dalle liriche della
poetessa giapponese Yosano Akiko, “Fallen Camellias”,
è opera aspra, intrisa di romantico deliquio.
Folk
circolare, molto inglese (Nick Drake), appena
oltraggiato da tenui riverberi space.
Apre invogliante con la
lusinga di Honoo No Ko, e rapido trafigge esponendo il proprio
nucleo.
Kari, è un’elevazione entusiasmante,
appesantimento progressivo; acustico/circolare, e successivo rilascio
d’incanto.
Loren Connors apprezzerà.
Yume No
Hanashi
, non ne hai
bisogno, prendi il cuore e gettalo lontano sotto il sole.
Poi
chiudi la porta, le finestre e rimani, in ascolto del suo battito;
ancora per poco.
Potrebbe chiudersi a questo punto, non ci si
rimarrebbe male.
La fissità krauta, sottilmente rigida, di
Kyoto No Mizu, è l’attimo meno riuscito.
Chiusura
rabbrividente con Akatsuki No Hoshi, dalle parti dell’arena
sterrata di Michael Gira.
Nelle Western Alps, Il battito
che si ascolta è in fondo al buio del petto.

Voto: 8

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