Tobor Experiment ‘Tech Stuff’

A Scuola Di Elettronica.

 

 

 

 

 

 

 

Di Sergio Eletto
elettosolare@yahoo.it

Tobor Experiment, nella vita di tutti i giorni Giorgio Sancristoforo, colpì e convinse con il suo talento l’intero entourage della Qoob Factory con un simpatico cortometraggio in chiave umoristica sulla celebre saga di Star Wars.
Questo è il principio.
Ciò che segue è uno stimolante quanto singolare progetto didattico/documentaristico il cui compito è far conoscere e tramandare tecniche, strumenti e scuole di pensiero fondamentali per la formazione ed il cammino della musica elettronica: partendo dagli avvenimenti iniziali della prima metà del ‘900 e approdando alle ultimissime soluzioni computeristiche (software, schede, filtri, macchine auto-costruite) che hanno caratterizzato vere e proprie rivoluzioni minimal, come quella dei Pan Sonic, o ancor prima riscritto drasticamente l’intera ossatura della musica Pop.
Pensiamo al successo nel ’60 riscontrato dal primo sintetizzatore a tastiera (finalmente non ingombrante e alla portata di tutti) che Robert Albert ‘Moog’ consegnò al mondo; furono condizionati gli stili di tante popular band (tra queste, Tangerine Dream, Keith Emerson e Rick Wakeman) e si arrivò a ridisegnare il concetto di classicità. Emergono, a loro modo, figure innovative nel modo di suonare la contemporaneità, come Herbert Deutsch e la più conosciuta Wendy (Walter) Carlos che nel primo successo discografico interpretava al solo moog una trasposizione delle più importanti scritture di Bach (come non conoscere “Switched on Bach” licenziato in origine per la Decca Classic).
Tornando a noi, la casa editrice ISBN, unendo le forze con la gia menzionata sigla Qoob (progetto multimediale che dietro vede la fusione tra Telecom Italia Broadcasting e MTV), commissiona all’utente-rivelazione Mr Tobor la realizzazione di una folta serie di mini-documentari a puntate sulla storia della digital-music.
In tutto, dieci episodi che spaziano dall’invenzione di strumenti entrati di diritto nella storia, come il theremin, l’avveniristico sintetizzatore, l’avvolgente Moog, gli elettro-oscillatori; e parallelamente ponendo l’interesse sulla nascita di oggetti basilari per l’ascolto, quali il vinile: storico protagonista che proprio di recente sembra vivere una seconda giovinezza.
Il format adottato da Sancristoforo nella composizione delle singole puntate è attento in primis all’esposizione di una materia complessa e apparentemente inavvicinabile, come la ‘matematica’ elettronica, mediante una forma discorsiva semplice, chiara e godibile. Ciò, associato alla rapida durata di ogni episodio (4-5 minuti), agevola un possibile e vasto avvicinamento a sé da parte di un pubblico, soprattutto, neofita. Non per caso, all’apertura del libretto che accompagna il dvd, sotto l’intestazione principale di “Tech Stuff” campeggia estrosamente la dicitura ‘Studiario di Musica Elettronica’.
Se volete conoscere piccole e sconosciute storie di spionaggio che hanno costellato la vita dell’inventore russo Leon Theremin, sapere come si forma il primo disco-master, di quanti suoni e oscillatori è composto un sintetizzatore, siete sulla strada giusta per apprendere e anche divertirvi. Sono due le puntate che mi preme segnalare: una prima, nostalgica, sull’Istituto di Fonologia della Rai Di Milano, fondato da Bruno Maderna e Luciano Berio; e una seconda sulla realtà transalpina dell’Ircam, l’Istituto di ricerca e creazione musicale, titolare di uno dei software più in voga tra i musicisti contemperai, il MAX / MSP. Immagini in bianco e nero, fuoriuscite dall’archivio di Via Mazzini, svelano a cavallo degli anni ’60 e ’70, una fervida attività sperimentale nel nostro paese che, al fianco dei due maestri citati, scorgeva autentici ‘purosangue’ della contemporanea come Lugi Nono, Pietro Grossi e Giuseppe Chiari con l’Associazione Vita Musicale Contemporanea, il Gruppo d’Improvvisazione Nuova Consonanza…
Un’opera completa e singolare che tra l’altro, nella suddetta edizione completa, annette a sé anche un’esauriente intervista a Karlheinz Stockhausen, divisa addirittura per argomenti. Ulteriore modo per omaggiare il primo uomo sulla faccia della terra che ebbe il merito di introdurre e sviluppare il mondo stratificato dell’elettronica dentro contesti accademici.
Buono studio!!!

Collegamenti utili:
www.qoob.tv

www.isbnedizioni.it