Uno smaliziato pamphlet incardinato sulla ricerca dell’ipotetico&ideale modello maschile: pronto ad ascoltare qualsiasi bisogno e maestro nello sdraiare la propria e indivisibile amata.
Di Sergio Eletto
elettosolare@yahoo.it
Dopo aver ‘ispezionato’ con attenzione la seconda prova letteraria, abilmente anticipata dal battesimo de “L’Adorazione Del Piede” (2006, sempre per Castelvecchi), la prosa frizzantina firmata Del Vecchio spunta con un altro, insolito excursus. La nostra si toglie più di un sassollino dalle scarpe rispetto il proprio entourage sentimetal-travagliato, installando, con savoir-faire creativo, pronto all’azzardo e sincero, disparati tasselli di un mosaico centrato sul rapporto col sesso ‘rivale’.
Questo smaliziato pamphlet è basato sulla ricerca dell’uomo ideale, il (possibile) miglior modello a disposizione: romantico, pronto ad ascoltare ogni bisogno, maestro nello stregare i sensi, ma soprattutto non disposto a perdere neanche un centesimo di secondo, se a scoccare è l’ora dello sdraiami-concept; conquistare lealmente l’amata, con schiettezza, gentilezza e una smisurata predisposizione alla reciprocità (di intelligente pensiero) con la propria patner, per porla di seguito, senza troppi fronzoli, sopra un letto ricco solo di diretta passione.
La Del Vecchio tessendo una rete che parte dall’adolescenza, giunge alla narrazione completa delle proprie esperienze sentimentali e non.
Proprio tutte.
Dalle prime avvisaglie delle scuole medie, alle primitive vacanze estive, dagli originari ormoni del liceo, sino ad una cospicua lista di strambi compagni, che a turno accompagnano, amano e stravolgono la vita di Berarda. E’ dall’adolescenza, appunto, che la scrittrice ipotizza e modella un pensiero piuttosto personale; una filosofia peculiare, poggiata a pieno regime nell’educazione democratica di cui gode la giovane. Quasi una paladina delle giuste cause (amorose), pronta a scagliarsi, in particolare nella prima fascia d’età, a difesa dei più deboli che sono incarnati ovviamente dalla categoria dei meno belli e più goffi personaggi inseriti tra i compagni di classe. Ed ecco l’affinarsi di un pensiero che si scaglia dai giochi ‘cooperativi’ delle feste di compleanno e si trascina ai primi, turbolenti rapporti di comitiva. I ragazzi del muretto, forgiati durante la villeggiatura, investono il ruolo di primi corteggiatori semi-seri. La lista dei fidanzati che si setaccia al microscopio è sicuramente eccentrica. Dal battessimo avvenuto con un, oserei dire convenzionale e sano, rappresentante d’istituto fino al corollario che imbuca dentro uomini innati per ego ed egoismo, fidanzanti cospirazionisti, paranoici e persino evangelici; c’è spazio per l’alternativo con il tipo buddista e l’altro ecologista; ma ci si allarga al contempo su figure no limits, uomini scrittori, mancati flirt con laureati in economia e commercio ecc. ecc.
Ci piace e conquista la leggerezza che scorta tutto il simpatico volumetto. Brava nell’incastrarsi nel corpo della narrazione con sarcasmo e critica acido-pungente. Potrà aiutare a desiderare sempre il meglio nella vita. E non solo per quanto concerne la sfera di coppia. L’amore è vasto e magicamente conduce anche ad altro. Teoria del sottoscritto, ma anche di molti altri.
Ragione per cui, tale libercolo ribelle è utile e funzionale anche per i non aderenti al gentil-sesso (ovvero: i volgari aficionados della congrega dei maschi), visto che anche il sottoscritto ha ripensato più volte al passato ed a quell’oscura penuria di rapporti, tristemente vissuta per&da anni.
Ma questa, fortuna nostra, è un’altra storia che non vede persino un inizio, mentre nel nostro caso, con “Sdraiami” si conclude al top.
Tutto è bene quel che finisce bene!!!
L’incontro tanto bramato dalla nostra protagonista sembra avvenire ed essere tuttora in corso. Ahimé, però, il tipo ideale della scrittrice sin’ora non è italiano. Lascio a voi il gusto di scoprire la nazionalità del famigerato conquistatore, nonché avversario della (sembra declinante) classe maschile italiana.
Leggetelo, rigorosamente sdraiati!!!
