AA. VV. ‘Michelangelo Antonioni’

 

Di Marco Loprete

marcoloprete@yahoo.it

La morte di Michelangelo Antonioni, avvenuta la scorsa estate a distanza di un giorno – guarda il caso – da un altro grande maestro del cinema, Ingmar Bergman, ha lasciato un vuoto profondo nei cuori dei cinefili di tutto il mondo. In quarant’anni di attività, il regista ferrarese ha infatti segnato profondamente la storia della settima arte grazie a pellicole come ‘L’eclisse’, ‘Deserto Rosso’, ‘Blow Up’, ‘Professione: Reporter’ ed altre.
Lodevole, dunque, l’iniziativa della Regione Emilia Romagna, che ha deciso di dedicare il quinto volume della collana “Una Regione piena di cinema”, curata da Giacomo Martini e dedicata ai più importanti registi e sceneggiatori emiliano-romagnoli nella storia del cinema mondiale, proprio al maestro ferrarese.
Il libro, edito da Falsopiano, è diviso tra l’analisi dei film e della figura di Antonioni ad opera di giovani studiosi (Roberto Calabretto e Paolo Giacomini, che indagano il rapporto tra il regista e la musica, e Luca Pasquale, autore di un mini saggio sulle sulle influenze del cinema francese nelle prime opere del regista) ed una serie di testimonianze rilasciate da amici e collaboratori di Antonioni. Tra queste, meritano di essere citate l’intervista al regista da parte di Jean-Luc Godard, risalente al 1964, quando i due si incontrarono al festival del cinema di Venezia, e il ricordo che di Antonioni fa Tonino Guerra, poeta e sceneggiatore, che in più occasioni ha collaborato con il regista.
Arricchiscono questo bel volume una serie di fotografie a colori che ritraggono le locandine dei film, Antonioni e diverse scene tratte dalle sue pellicole, ed un’appendice che riporta la versione in inglese dei testi, dimostrazione ulteriore della caratura internazionale del regista.