Nacho Fever ‘Nacho Fever’

(Autoproduzione 2006)

Dalla pagina personale di MySpace, i Nacho Fever descrivono la loro musica come simile a “bunch of monkeys doing tip-tap dance on quicksand”, un gruppo di scimmie che ballano il tip-tap sulle sabbie mobili. Ora, qualunque cosa ciò voglia dire, il disco di questo strampalato quartetto (i nomi dei musicisti? Troy Cotenna, Lomax Disaster, Violetto Kindergarden e Nigel Baboon…) è una irresistibile miscela di punk ’77, garage-rock e pop sixties: le sette tracce che lo compongono suonano davvero fresche, frizzanti, trascinanti, lontane mille miglia da ogni sorta di calcolo premeditato o autocompiacimento.
Certo, l’originalità è quella che è (cioè praticamente zero), ma è difficile resistere alle sfuriate energiche di The Fugitive, Watt Baby, I’ve Had Enough, The Redneck Stomp (presente, incomprensibilmente, due volte in scaletta senza apprezzabili differenze) o ad uno strumentale come The Monkey Surf; impossibile non farsi prendere dalla voglia di pogare.
La domanda è: che succede adesso? I Nacho Fever continueranno a fare dischi tutti uguali a questo finendo con l’annoiarci, oppure avranno il coraggio (il talento?) di spingersi un po’ più oltre, sperimentando strade diverse? Nell’attesa di una risposta a questa domanda, godiamoci questo debutto, venti minuti di divertimento allo stato puro.

Voto: 7

Link correlati:Nacho Fever MySpace Page