Tiziano Milani ‘Chamber Music For Screeching And Artificial Insects’


(Setola Di Maiale 2006)

Tiziano Milani (concretismi, manipolazioni digitali,
live electronics e laptop) dice: Nulla nei
suoni che raccolgo viene affermato con volontà e
intraprendenza, bensì sussurrato o bisbigliato quasi
casualmente, come un discorso involontariamente colto in
metropolitana o accidentalmente origliato attraverso la parete di un
albergo. L’approccio ai suoni non va semplificato perché ogni
singolo suono non è che una piccola parte di un tutto che
andrebbe seguito nel suo itinere teoretico e poi meccanico
.
Ok perfetto; potrebbe anche bastare questo.
Allora rilancio, Tiziano Milani è una bolla di
cristallo leggerissima ed affascinante con una piccola crepa aperta
sul quotidiano.
In compagnia di Susanna Vigoni
(laptop ed oggetti), Tiziano si dedica ad antiche arti
di cesello auditivo.
Squarci imprevisti sull’ordinario tenuemente
sovrapposti e manipolati, texture umorali che rimandano sia ad una
moderna classicità che ad una febbrile ricerca del
particolare nascosto; del microscopico.
Ma forse non ci
siamo ancora, Tiziano lascia sedimentare i suoni in avvallamenti
presumibilmente umidi, ne osserva le spore crescere sulla superficie;
gli concede lo spazio necessario.
E’ un gioco
difficile questo tipo di ricerca, richiede nervi saldi; Tiziano pare
averli.
Affascinante gioco
di risonanze quasi balinesi, otterrebbe dolci parole di apprezzamento
da un David Toop o da un Paul Schütze
(questo è un complimento…), non irrompe; si pone
discretamente.

La serie di Improvviso
Suono Organizzato
si dipana lungo coordinate semplici e
vellutate, deliziosi aiku sonici che l’orecchio intossicato
percepisce come rinfrancante unguento medicamentoso; si instaura una
questione d’approccio tattile con queste delicate miniature.
Sfioramenti, percussioni ancestrali; nodosi fasci di
materia manipolata. Coincidenze fortunate e casualità; questo
ed altro.
Sul finale si allungano ombre oblique, l’atmosfera si
fa più rarefatta; i sensi si acuiscono.
Non ancora “Oceano Di Suono” ma la
direzione è quella giusta.
Suadenti, graziosi; detriti d’inconscio.

Voto: 7

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