Castelvecchi Editore News

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Mucchio selvaggio
Ascesa, apoteosi e caduta dell’organizzazione combattente Prima Linea

Autore: Giuliano Boraso

ISBN: 88-7615-115-X
Pagine: 380-euro:16,00
Collana: Analisi
Uscita: 28 marzo 2006

Come è potuto succedere che, una trentina d’anni fa, un gruppo di giovani e giovanissimi abbia potuto vedere nella lotta armata un progetto di vita? Sono cresciuti nei servizi d’ordine della Sinistra extraparlamentare, nel segno dell’antifascismo militante e militare, dell’odio verso un Pci «traditore», cullati dal mito della Resistenza incompiuta. Hanno incendiato la prateria, dichiarando guerra a una società nemica, sostituendo alle parole i fatti: prima con le molotov e le mazze, poi con le P38 e i kalashnikov. Sono quelli di Prima Linea, quelli del Mucchio Selvaggio. Radicalmente diversi dai «cugini», più odiati che amati, delle Brigate Rosse. Diversi per origine, idee, modo di vivere, e artefici febbrili di una creatura strana: qualcosa a metà tra un’organizzazione combattente e una banda armata, tra l’avanguardia di un (immaginario) esercito di liberazione popolare e un clan di donne e uomini, amici e amanti, espressione diretta dell’antagonismo diffuso che ha attraversato tutti gli anni Settanta. Non la lotta armata marxista-leninista, quindi. Non l’attacco al «cuore dello Stato», né tanto meno l’autoproclamazione ad avanguardia del «proletariato operaio», da sempre unico referente delle Brigate Rosse. Non il Partito armato, con i suoi credo, i suoi dogmi, la sua ortodossia feticista, ma il Movimento armato, spontaneo, reversibile, multipolare. La Rivoluzione Messicana più che quella Russa o Cinese, Emiliano Zapata più che Lenin o il compagno Mao, gli anarchici del Poum più che le Brigate Comuniste della guerra civile spagnola. Questa è la storia, poco autorizzata, per larghi tratti ancora inesplorata, di un’organizzazione capace di alimentare una lunga scia di sangue, troppo in fretta cancellata dalla memoria del Paese.

Giuliano Boraso (1975) si è laureato Scienze della Comunicazione con una tesi sul rapporto tra mass media e terrorismo all’indomani dell’assassinio di Massimo D’Antona per opera delle Br-Pcc. Collabora al sito www.brigaterosse.org

Basquiat
L’artista di strada che divenne un mito

Autore: Phoebe Hoban

A cura di Tiziana Lo Porto

ISBN: 88-7615-114-1
Pagine: 512-euro:18,00
Collana: Le Navi
Uscita: 28 marzo 2006

Graffitista di strada, e poi pittore, Jean-Michel Basquiat è stato il Jimi Hendrix del mondo dell’arte: in meno di un decennio è diventato  una star dell’arte internazionale, e un culto per i giovani di tutto il mondo. È morto per overdose a ventisette anni. Questo libro è la prima biografia completa, e traccia un percorso dall’infanzia problematica dell’artista al suo effimero passaggio attraverso il bianco mondo dei galleristi e collezionisti «nouveau riche» e «radical chic». Più che il ritratto di un artista è il ritratto di un’epoca, dello scenario artistico dell’East Village e della smodatezza delle case d’asta. Dieci anni dopo la morte dell’artista, Basquiat rende omaggio a un mito e al suo tempo.

Phoebe Hoban scrive di arte e cultura per diversi giornali. Ha lavorato come redattrice per il «New York» e «The New York Observer», e ha collaborato con numerose altre testate, incluse «Vogue», «Vanity Fair», «GQ», «Harper’s Bazaar» e «The New York Times». Vive a New York.

Mondi Virtuali

Autori: Mario Gerosa-Aurélien Pfeffer

ISBN: 8876151095
Pagine: 356, ill a colori e in b/n
Euro: 24,00
Collana: Quadra
Uscita: 28 Marzo 2006

Nel dicembre 2004 David Storey, un australiano di 23 anni ha comprato per 26,500 dollari veri un’isola che non c’è, che esiste soltanto in Project Entropia, in un mondo virtuale presente su internet, in un videogame on line. Quasi un anno dopo il regista Jon Jacobs ha sbaragliato quel record, comprando uno space resort da 100.000 dollari e facendo lievitare le quotazioni della newest economy dell’universo on line. Ogni sera migliaia di persone si danno appuntamento in locali fantasma, per ballare e cantare sul monitor, abbracciandosi stando a migliaia di chilometri di distanza. Un cinese è arrivato a uccidere nella realtà per uno sgarro commesso in un mondo inesistente. Qualcuno ha deciso di unirsi in matrimonio per interposta persona, tramite il proprio avatar, l’alter ego virtuale, che drammaticamente può anche invecchiare. E qualcun altro il proprio avatar lo fa lavorare (a volte addirittura prostituire) nella vita virtuale, per potersi mantenere nella vita vera.

Mario Gerosa (Milano, 1963), giornalista, è capo redattore di «AD Architectural Digest». Appassionato di luoghi immaginari e cultura digitale, da tempo studia il turismo nei videogames e ha aperto un’agenzia di viaggi organizzati nei mondi virtuali.
Aurélien Pfeffer (Issy-les-Moulineaux, 1979) è un giurista francese specializzato in diritto delle nuove tecnologie e dei sistemi informatici, co-fondatore e capo redattore del sito JeuxOnLine, dedicato alla storia e alle cronache dei mondi virtuali dei videogames on line.

Osa!
I centri sociali di Destra

Autore: Domenico Di Tullio

ISBN: 88-7615-105-2
Pagine: 280-euro:14,00
Collana: Analisi
Uscita: aprile 2006

Radicalismo politico e musica rock, europeismo delle tradizioni e tatuaggi ultras, socializzazione e thai-boxe, antimondialismo e anticapitalismo come pratica di vita comune, i ragazzi della «Destra» extraparlamentare occupano edifici disabitati trasformandoli in avamposti della loro personale vitalità politica. E si dichiarano contro tutto e tutti, dalle amministrazioni della cosiddetta «Sinistra al caviale» (gauche caviar) ai palazzinari nuovi potenti, dai no-global in trasferta ai bombaroli (ignoti) di turno. Cosa vuol dire questo nuovo linguaggio sociale della generazione dei giovani «fasci»? Si tratta di un fenomeno emulativo dei Centri sociali degli odiati (e amati?) antagonisti di Sinistra, o il fenomeno ha una sua specifica identità e originalità? Questo libro è la prima inchiesta documentata e completa su una realtà che finora è sfuggita anche agli osservatori più attenti.

Domenico Di Tullio (Roma, 1969), avvocato, ha seguito gli iter legali e processuali delle Occupazioni Non Conformi. Vive a Roma, in un quartiere proletario (e già rosso) per antonomasia, deciso a rimanerci anche dopo l’uscita di questo libro.

 

Manuale di Sparizione
Il diritto all’invisibilità nella società del controllo

Autore: Filippo D’Arino

ISBN: 88-7615-116-8
Pagine: 282-euro:15,00
Collana: Analisi
Uscita: aprile 2006

Ci sono sparizioni dell’anima, del corpo e della mente. In un mondo che assimila senza troppi complimenti il concetto di esistenza a quello di «presenza», lo sparire completamente sembra ormai l’ultimo traguardo di libertà e di realizzazione dell’individuo. I segnali ci sono. I perché non mancano. Ma questo libro fa di più: spiega le tecniche e i metodi per farla finita, cambiare identità, sparire. Verso una nuova dimensione di sé. La più inespugnabile, distante e segreta possibile.

Filippo D’Arino (1970) lavora e vive a Torino. Dal 1996 si occupa di pubblicità e comunicazione. Nel 2003 ha pubblicato il suo primo romanzo, Perderei la faccia se ne avessi una. Attualmente sta terminando un nuovo romanzo. La possibilità di sparire rientra da sempre fra le sue aspirazioni…
…e soprattutto niente giornalisti!
Quel che il Signore disse ad Abramo

Autore: Jacques Derrida

ISBN: 88-7615-122-2
Pagine: 96-euro:6,00
Collana: Contatti Nuova Serie
Uscita: aprile 2006

Questo volumetto è il primo di una mini-serie di otto divertimenti filosofici
del grande Derrida, di cui la Castelvecchi curerà la pubblicazione nel 2006-2007.
Il punto di partenza è sempre un gustoso paradosso: qui ad esempio Derrida
immagina il giorno in cui Dio convoca Abramo per il sacrificio di Isacco. Data la
delicatezza dell’«incarico», la prima preoccupazione è che la cosa non assuma i
toni di una notizia di cronaca: «Mi raccomando Abramo: questa volta niente giornalisti!
». E da qui tutta tirata polemica e divertita sul fatto che le cose serie della
vita e del pensiero non possono né essere divulgate dai giornali, né raccontate ai
tanti consiglieri e confessori di cui è piena la vita moderna…

Jacques Derrida (1930-2004), tra i maggiori filosofi francesi del secolo
XX, ha avviato e sviluppato il metodo della decostruzione. Il suo pensiero ha
profondamente influenzato e trasformato diversi campi del sapere, dalla filosofia
(analizzata in tutti i suoi fondamenti, tradizioni e concetti), alla religione, all’etica,
alla letteratura, all’arte, alla psicoanalisi.Tra i suoi testi più conosciuti: Della grammatologia(
1967), La scrittura e la differenza(1967), La voce e il fenomeno(1967),
La disseminazione(1972), Gli spettri di Marx. Stato del debito, lavoro del lutto e
nuova Internazionale(1993), Politiche dell’amicizia(1994), L’ospitalità (con Anne
Dufourmantelle, 1997), Quale domani?(con Elisabeth Roudinesco, 2003).

La dipendenza amorosa
Quando l’amore e il sesso diventano una droga

Autore: François-Xavier Poudat

ISBN: 88-7615-119-2
Pagine: 216-euro:14,00
Collana: Le Navi
Uscita: aprile 2006

C’è chi da solo non riesce a dormire e chi da solo non vuole starci mai. C’è chi offre senza riserve il suo cuore e chi il suo corpo. Comportamenti diversi che però denunciano un unico disturbo: la dipendenza amorosa. E se l’amore può causare assuefazione, quando ci si può definire davvero dipendenti? Cosa scatena il bisogno acuto dell’amore o del sesso? Quali sono le cause di questa malattia? Ma, soprattutto, come se ne esce?
Attraverso numerose  testimonianze Francois-Xavier Poudat disegna il profilo del drogato d’amore e fornisce un’ancora di salvezza a chi, ormai, di quel sentimento è succube.

François-Xavier Poudat, psichiatra, psicoterapeuta, direttore della
cattedra di Sessuologia all’Università di Nantes, è un esperto nelle terapie di
coppia e nella cura dei disturbi della sessualità. Ha già pubblicato Bien vivre sa
sexualité(Odile Jacob, 2004).

SD
L’Intelligence delle SS e la cultura tedesca
ISBN: 88-7615-121-4
Pagine: 320-euro:18,00
Collana: Analisi
Uscita: aprile 2006

La storia del servizio di informazione super-segreto delle SS di Himmler,
lo SD (Sicherheitdienst). Uno dei centri occulti di potere più inquietanti del
Novecento, lo SD agiva strategicamente per affermare il delirio di onnipotenza
di una nuova aristocrazia, germanica e guerriera. Spesso andando contro gli altri
gerarchi nazisti che, come Goebbels, credevano nella «propaganda» e nelle
«masse». Abili nel condizionare la comunicazione, nel diffondere veleni, gli uomini
dello SD riuscirono quasi tutti a insabbiare le prove del loro operato, e continuarono
a condizionare la cultura tedesca da posti di potere nelle Università e
nei giornali anche nella Germania democratica del dopoguerra.

Pier Carlo Bontempelli (Viterbo, 1947), professore associato di Letteratura
Tedesca all’Università di Pescara, si è occupato prevalentemente della
cultura letteraria in Germania nell’Ottocento e nella Repubblica di Weimar, pubblicando
libri e saggi su Weber, Scherer, Mann, Jünger, Brecht e il movimento
naturalista tedesco. Da alcuni anni si interessa in particolare dei rapporti tra
sapere e potere all’interno della germanistica come campo disciplinare e della
letteratura come istituzione.Tra le ultime sue pubblicazioni in proposito: Storia
della germanistica. Istituzioni e dispositivi di un sistema disciplinare (trad.inglese: University of Minnesota Press, 2004).

Trattato sul saper vivere
Ad uso delle nuove generazioni

Autore: Raoul Vaneigem

ISBN: 88-7615-120-6
Pagine: 312-euro:15,00
Collana: Navi
Uscita: aprile 2006

Anti-filosofo, amico di Guy Debord ma in seguito radiato dall’Internazionale
Situazionista per eccesso di irregolarità, Raoul Vaneigem incarna il tipo di
uomo che preferisce il desiderio al dovere e all’ideologia, la gioia di vivere alle
imposizioni e ai programmi. Il tentativo di un saper vivere al di fuori degli schemi
e delle imposizioni dogmatiche, con un pensiero insieme «libertario» e «umano»
fanno di questo trattato un testo ancora attualissimo.Vaneigem pensa che:
– Bisogna sostituire la creatività all’ideologia della produzione
– Abbandonandosi al piacere di vivere realizziamo noi stessi
– L’inferno equivale a: lavorare per vivere, sopravvivere consumando, vivere per
consumare

Raoul Vaneigem (Lessines, 1934) si è dedicato all’insegnamento e ha
collaborato con diverse riviste francesi e americane.Tra il 1961 e il 1970 è membro
dell’Internazionale Situazionista. Con questo libro è diventato uno dei maggiori
teorici del movimento di rivolta del maggio francese nel 1968. Tra i suoi
saggi troviamo, Le Mouvement du Libre Esprit(1986), Adresse aux vivants sur
la mort qui les gouverne et l’opportunité de s’en défaire(1990), Nous qui désirons
sans fin, Noi che desideriamo senza fine(Bollati Boringhieri, 1999)], Niente è sacro, tutto si può dire (Ponte alle Grazie 2004)