Albert Mayr ‘Proposte Sonore’

(Ants/Silenzio 2005)

C’è stato un tempo nel quale in Italia si parlava di “materiali musicali condivisi”, una sorta di open source sonoro, una primordiale forma di “composizione globale e partecipata” attraverso la quale sviluppare un percorso comune ad un insieme potenzialmente infinito di soggetti.
Questi materiali musicali condivisi erano i “Battimenti” di Pietro Grossi.
I “Battimenti” sono delle “strutture sonore” costruite attraverso il calcolo combinatorio e prodotte da un insieme di strumenti analogici come gli oscillatori sinusoidali, i generatori di rumore bianco, i filtri ed i magnetofoni.
Alla realizzazione di questi “materiali” partecipava anche uno dei personaggi più importanti dell’allora giovane scena musicale elettroacustica italiana: Albert Mayr.
Nell’opera ‘Proposte Sonore’ c’è la “testimonianza sonora” del lavoro di Mayr nello studio fiorentino di Grossi, una piccola raccolta di composizioni che vanno dal 1966 al 1969, con in più il brano Abendgrün composto nel 1983 ma, come ricorda lo stesso Mayr, contiguo alle esperienze prodotte sul finire degli anni 60.
Questa raccolta assume il valore di un documento storico-musicale di assoluta bellezza e soprattutto di indispensabile importanza per chiunque voglia avvicinarsi ad un percorso musicale così affascinante e così incredibilmente attuale. L’importanza “storico-documentaria” di questo lavoro è confermata dalla presenza di un libretto ricchissimo di informazioni e di indicazioni bibliografiche.
A breve termine ci proponiamo di ritornare a parlare di Albert Mayr attraverso un ricco approfondimento riguardante la sua storia musicale.

Voto: 10

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Autore: fortericki@hotmail.com