Luciano Vanni Editore E Società Italiana Di Musicologia ‘Il Secolo Di Louis Arms

Scoccano i cento anni dalla nascita e un saggio li celebra con le parole giuste

In occasione del centenario della nascita del grande Louis Armstrong la casa editrice Luciano Vanni Editore, autrice della rivista italiana di musica jazz  Jazzit, pubblica, con la collaborazione con la Società Italiana Di Musicologia il primo di una serie di quaderni di ricerca intitolati I Quaderni Di Jazzit. Questo volume, intitolato ‘Il Secolo Di Louis Armstrong’, si compone di una serie di saggi che contribuiscono, in maniera integrata e non slegati tra loro, motivo di pregio, a aprire nuovi squarci interpretativi sulla figura di Louis Armstrong, contribuendo a chiarire e sfatare luoghi comuni e facili interpretazioni. Basta leggere il saggio di David Chevan dedicato al deposito dei brani dell’artista al copyright degli anni Venti, che permette di capire anche come Armstrong lavorasse instancabilmente alle sue composizioni ritornandoci molte volte in nuove rielaborazioni, mai soddisfatto dal processo creativo che lo animava. Oppure lo scritto del clarinettista Vittorio Castelli sul ritrovamento di scritti inediti del nostro, con pubblicazione di alcuni in appendice, a mò di completamento della sezione dedicata alla composizione. Per passare a Luca Bragallini che analizza con perizia la ritmica di Armstrong illuminandola di figure, di stilemi che accrescono la polifonia  dell’arte del trombettista performer. Si prosegue poi con una bella riflessione di Luciano Federighi su Satchmo e le sue stagioni di cantante pop, approfondendo i suoi legami con il modo della vocalità afroamericana. E ancora Stefano Zenni che parla con perizia storiografica di Armstrong interprete/riscopritore e tra i primi tributari di W.C Handy e Fats Waller. Chicca del quaderno, la chiusura dedicata alla pubblicazione   delle note, rimaste inedite, che il critico e produttore George Awakian aveva scritto per la riedizione in cd di ‘Satch Plays Fats’ dedicato alle musiche di Fats Waller e da lui originariamente pubblicato nel 1955. Il saggio in lingua inglese contiene informazioni di prima mano, correzioni e chiarimenti sul progetto della creazione dell’opera da parte del trombettista. Completa il quaderno la raccolta  di foto raccolte nei concerti milanesi del 1955 e del 1959 da Riccardo Schwrmental. A conti fatti il volume ci è piaciuto, non troppo tecnistico, chiaro e coinvolgente; la speranza è che non rimanga da solo. Piccola precisazione: per ordinare il libro bisogna richiederlo direttamente all’editore e cioè:

LUCIANO VANNI EDITORE:
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Marco Paolucci