Che Chapter 127 ‘ Profit Prophet ‘

In questo momento in cui le Major producono decine di bands “Nu Metal”, ognuna clone di se stessa e delle altre, infonde fiducia ascoltare gruppi come i Che Chapter 127.
Loro tengono a precisare che nascono come veicolo di espressione delle istanze politiche radicali. E nella loro musica vedono un mezzo efficace per “lottare contro il Nuovo Ordine Mondiale”.
Il suono è originale ed energico e queste sono le due linee guida essenziali del disco.
Molto incisiva la voce di Meegan che rende estremamente dinamiche le canzoni costituite da una base ritmica tutt’altro che timida e da chitarre dai riffs decisi e taglienti. Ascoltandoli sembra quasi di vederli suonare in concerto; risulta facile immaginare mentre si agitano sul palco, con la cantante che salta da tutte le parti!
Il loro suono condivide qualcosa con gruppi come Sparkmarker, che loro citano e ringraziano, nonché con altri gruppi dell’”ala creativa” della Revelation Record. Non bisogna certo nascondere che in più di un’occasione si avvertono cupe atmosfere alla Deftones.
Nove canzoni dai testi tutt’altro che futili, dal suono ora melodico (Conquistadores) ora duro e graffiante che sale d’intensità spesso anche durante la singola canzone come in One minute of silence.
Ben curata anche la parte grafica, con i disegni-collages all’interno del CD che richiamano lontanamente le immagini care all’ala politicizzata del punk-HC americano degli anni ’80.
Il gruppo in definitiva appare ben inquadrato, e il fatto che lo sia anche politicamente non può fare che piacere vista l’opposta tendenza odierna.
Conscio che nessuno è libero da contraddizioni, resta però un dubbio: come mai un combo così orientato, che lancia slogan rivoluzionari a tutto spiano, fa uso del Copyright?

Voto: 7

Link correlati:www.chechapter.com

Autore: michelepan@katamail.com