(BlueFemme Stereo rec/Senza vento edizioni musicali 2020)
Si, forse Manuele Zamboni e Marco Franzoni potrebbero essere italici, ultimi Calexico (la riuscita Ti aspettavo), con canzoni di classico, ortodosso cantautorato (il calco Guccini/De Gregori di Non fa rumore la primavera) ingrossate e oliate da dodici e più orchestrali (Gesù tascabile, con la tromba squillante di Francesco Venturini e il sassofono baritono di Filippo Pardini in saporita evidenza) tra una via Emilia parallela e giusto un pizzico di jannaciana follia (la riproposta arrotondata di Vincenzina e la fabbrica).
“La signora Marron”, in sostanza e puntualmente, è raccolta di ordinata e professionale medietà (Tenendo gli occhi spenti, Oltre il cortile), con Franzoni e Zamboni che si spartiscono le voci principali e curano il tutto con puntiglio; chi trovasse i classici nomi della produzione “d’autore” dello Stivale oramai bolsi e bolliti potrà reperire qui almeno scorrevolezza e buon gusto (Arida). Vent’anni fa giusto intrasentire qualche increspatura sonora in più.
Per serate tra l’Averna e ital-mex.
Voto: 6,5
Marco Fiori
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