Guitar Is Dead ‘Guitar Is Dead’


(Accretions 2019)

Scanzonato e autoironico, nevrotico e sperimentale, l’album dimostra – ex contrario – che la chitarra è più che mai viva. Almeno nelle intenzioni e nelle azioni di Tristan Gianola, chitarrista, compositore e leader del trio completato da Maxwell Boecker al basso e Moses Eder alla batteria. Punk-jazz è l’etichetta stilistica suggerita dall’autopresentazione del gruppo; ma l’eclettismo del percorso musicale di quesa band – istintiva, energica, ma al contempo a suo modo sofisticata – è assai più ampio e diversificato. Do I Look Fucking Happy? è un calypso sudamericano con intermezzi metal; il successivo Ukulele è un punk ebbasta, quasi abbestia (tutto attaccato). Bush & Hendricks è proprio nello stile di Jimi (il suono della chitarra è decisamente quello), ma inframmezzato con il metallo dei Bush. Melodia è un brano spigliatamente acid-rock, quasi à la Grateful Dead (ma solo quasi). The City That Always Sleeps vaga per una città dormiente cercando di svegliarla in un percorso free-rock-prog-psycho che funzionerebbe benissimo come colonna sonora di un film-da-festival. Gli amanti della chitarra elettrica si divertiranno. Io li ascolterei volentieri dal vivo.

Voto: 7

Alessandro Bertinetto

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