DiViKappa 3 ‘Oxymoron’

(DVK Records 2017)

Liscia o gassata? Mare o monti? Beatles o Rolling Stones? L’alternativa tra i due gruppi è ormai proverbiale. Dopo l’antologia “Vicious”, rilettura acustica del canzoniere rock americano, il trio DiViKappa 3 (Kathya West, voce, percussioni, ‘mbira, armonica e kavall, Valerio Scrignoli e Danilo Gallo alle chitarre acustiche) dedica un omaggio agli eterni rivali, rileggendo brani celebri dei Fab Four e di Jagger & Co. L’ossimoro che dà il titolo all’album riunisce così le due ispirazioni, dando luogo a una sofisticata galleria di miniature musicali in cui, benché profondamente modificati, sono ancora riconoscibili i tratti degli originali. Il trio non indietreggia davanti ai classici: (I can get no) satisfaction, con il suo riff tra i più riconoscibili nella storia del rock, viene stropicciata con mano (e voce) lieve; Here comes the sun ancora più sognante e sospesa dell’originale, se possibile. Una simpatica cacofonia di suoni disparati dà l’avvio a una Lucy in the sky with diamonds piacevolmente stralunata, in cui la voce di West ricorda per qualche motivo Björk. Menzione speciale per Across the universe: la voce arriva da lontano, non si sa se da una radio antica o dalle profondità dello spazio, e poi trasforma in profondità il brano coniugandosi a lenti arpeggi di chitarra. In questo caso il risultato è convincente e ‘autonomo’ – l’ascoltatore non gioca solamente a trovare le differenze rispetto all’originale –, altre volte l’operazione convince meno (vedi Get back).

Voto: 8

Stefano Oliva

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