Robert Moran ‘Game of the Antichrist’

(Innova 2014)

Dall’alto di una carriera che lo ha consacrato come uno dei compositori statunitensi più importanti della seconda metà del Novecento, Robert Moran può permettersi di cimentarsi nei progetti più bizzarri, quali i lavori proposti in questo nuovo CD Innova. A partire da Game of the Antichrist, opera musicale basata su un antico testo in latino di carattere religioso e teatrale, che tratta di un tema “caro” agli autori medievali: la fine del mondo. Moran, da sempre a suo agio con la scrittura vocale, privilegia la monodia pur non disdegnando spunti polifonici interessanti, e imbevendo il tutto di fanfare squillanti, possenti passaggi organistici, dolci inserti melodici affidati all’arpa, e gustosi intervalli di piano jazz. Una sorta di Carmina Burana in salsa post-moderna, potremmo azzardare. L’altro (anch’esso recentissimo) brano, Within a Day…, è di tutt’altra pasta, e richiama alla mente il Moran aleatorio degli esordi, nel suo procedere senza apparente scopo, scandito solo da sporadiche pseudo-improvvisazioni flautistiche su di un tappeto elettronico e percussivo che si estende monotono lungo i 22 minuti di durata. Troppi, rispetto a quanto “succede”: ma forse si tratta di una sfida che l’Autore vuole porci, e che l’ascoltatore curioso è libero di raccogliere.

Voto: 6

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