Debra Kaye ‘And so it begins’

(Ravello 2014)

Con questo nuovo CD la Ravello ci invita alla scoperta della compositrice Debra Kaye, attraverso una selezione di sue opere cameristiche. E di scoperta – preziosa – davvero si è trattato, per me, data la qualità e l’originalità della musica qui (ottimamente) eseguita. La cifra caratteristica dell’Autrice sembra essere una sua certa tendenza a proporre enunciati melodici dal fascino discreto, e di farli scomparire e riemergere nel flusso sonoro che sapientemente intesse; senza però indugiare nei silenzi che tanto piacciono ai miminalisti dell’Est, ma creando un discorso musicale continuo e lavorando sui dettagli, anche timbrici, che lo arricchiscono; notevoli, infatti, alcuni suoi impasti sonori (penso in particolare al primo brano, per tre viole; o al pezzo finale, per sax, quartetto d’archi e contrabbasso). La sua è una celebrazione – non urlata, bensì intima; sebbene non manchino alcuni passaggi di fervente o danzante energia ritmica – dei momenti più toccanti del vivere quotidiano, del nostro rapportarci agli altri, alla natura, all’arte o a noi stessi. Un modo nuovo, forse, d’intendere l’Impressionismo musicale (i pezzi per pianoforte e sassofono, o quelli per pianoforte solo, sono come acquerelli sonori, dipinti con pochi, delicati tocchi); ma, quale che sia l’etichetta che vogliamo usare, ciò che rimane è, come detto, una peculiare qualità che promette alla Kaye un roseo avvenire.

Voto: 8

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