The Kandinsky Effect ‘Synesthesia’

(Cuneiform 2013)

Poco e niente, c’entra il pittore russo, niente, il processo
sensoriale che vorrebbero, come da titolo attivare.
Fra New York e
Parigi, (cool) jazz, notturno e metropolitano, sporcato d’elettronica
che ingrossa la vena.
Funk nella battuta, spesso ciondolante sul
limitar del post rock (Brighton), levigato e molto stiloso.
Il
piedin mosso a tempo c’è.
Per il resto, si lascia
avvicinare, prova a sedurre e svanisce.
Sax, basso, batteria,
effetti e laptop (Warren Walker, Gaël Petrina,
Caleb Dolister).
Gradevole, nulla di più.

Voto: 6

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