Busy Family ‘Advice for your next failure’


(ReddArmy 2012)

Di questi tempi l’ottimismo va tranquillamente a farsi fottere e il futuro contempla più di una volta l’ipotesi del fallimento. Eppure, a dispetto del titolo, questa band italiana porta con sé un folk ‘n’ pop decisamente ottimista (e un buon inglese). Sento molta Inghilterra, Beatles, Noel Gallagher, Wilko e Kooks, e in un mare internazionale questo potrebbe farla disperdere peccando di poca originalità. Ma c’è da dire anche che da molto non sentivo una così bella orecchiabilità sia nella musica che in testi così instimisti e nonsense (Drowning plans ne è un chiaro esempio). Hugh Grant è dolce e potrebbe far da sfondo a film come ‘Yellow Submarine’. La bella voce di Simone si può apprezzare nella dolce In the dark. La mia preferita è Clyde Betty, ha in sé tutta la spensieratezza, struggimento e romanticismo della giovinezza rappresentate benissimo da trombe, violini e fisarmonica che si aprono in un bellissimo ritornello da canticchiare passeggiando per strada, quando hai qualche pensiero e non fa troppo caldo o freddo. Un bell’esordio fatto di suoni morbidi, chitarre armoniose e presenze importanti di archi e fiati.
Certo, non c’è nessuno sconvolgimento, ma una piacevolissima dolcezza e spensieratezza. E forse non è un male. Simone, Mauro, Marco, Giorgio e Gabriele: complimenti. La semplicità non è una strada facile da percorrere e bisogna saperlo far bene.

Voto: 10

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Autore: rakyrock@hotmail.it