Gian Luigi Diana / Frederika Krier ‘Laghima’

(Setola Di Maiale 2011)

Una sottile, inebriante folata.
Dal basso, verso l’alto.
In
assenza di peso.
Per laptop, elettronica, violino e mbira
(conosciuta anche come marimba, kalimba o sanza. Strumento africano,
composto da una base di legno e lamelle metalliche, da sollecitar con
le dita).
“Laghima” è antica parola sanscrita,
che significa, levitazione.
La violinista di Timisoara (cresciuta
in Germania), Frederika Krier, e l’italiano Gian Luigi
Diana
, questo fanno.
Danzano leggeri, dimentichi del peso del
corpo.
Opalescenti sequenze elettroacustiche e melodie di corde,
che poco o nulla, hanno da spartire con l’ovest tumultuoso del
mondo.
Dove non vi sono atti di forza.
Non servono.
Le
stagioni scorreranno sempre, con o senza di noi.
Dodici leggere,
sublimi composizioni istantanee.
Mentre il corpo elettrico,
crepita impercettibile a debita distanza.
Alice Coltrane e
Pharoah Sanders, annuirebbero (idealmente) soddisfatti.

Voto: 8

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