Bill McCarter/Stalingrad Symphony ‘Secrets / Struggle’

 

 

 

 

 

 

Di Damiano Gerli

anticsuperstar@hotmail.com

(Gulcher Records 2003)

Non capita proprio spesso di fare un viaggio indietro nel tempo dal 2012 al 1978, eppure è proprio quello che succede ascoltando l’EP ‘Secrets’ di Bill McCarter, musicista dell’Indiana e membro dei Crawlspace che registrò il suddetto lavoro, appunto, tanti anni fa, non avendo mai occasione di rilasciarlo ufficialmente. Eccolo dunque qui per noi.
La voce del nostro ricorda non poco quella di un Mark Kozelek giovanile; tono staccato, timbro basso e monotono, che ben va a sposarsi col suo stile rock seventies piuttosto ispirato dai cari Velvet Underground, come molti altri artisti dell’epoca, d’altronde.
Più che altro ecco, capisco si tratta di un ep originalmente registrato su un 4-track, però la qualità audio non è certo ottima. Per carità, spesso aiuta pure a elevarne il fascino, come nell’iniziale Lady in White, ma la psichedelica Is it Pleasant sembra quasi registrata con un microfono da 2 euro.
In ogni caso, i quattro pezzi di ‘Secrets’, nonostante la deriva Reed e una tendenza Drake/Barrett, sono tutti notevoli e potevano sicuramente dar vita a qualcosa di più sviluppato in futuro… ma ahimè così non fu.
E mi chiederete dunque, gli Stalingrad Symphony chi sono e cosa c’entrano? Beh, nient’altro che il risultato della frequentazione di McCarter con i Lazy Cowgirls, una sessione di 40 minuti in studio a cazzeggiare allegramente. Ovviamente uso il termine in maniera simpatica, perché si tratta di una jam di metal sperimentale densa di spunti intriganti.
Una piccola chicca? Sì, chiamiamola così.

Voto 8

Link: Gulcher Records