Sidera Noctis ‘From Lost Space’


(Autoproduzione / Stella*Nera 2011)

Difficile, se non impossibile, normalizzar la cifra stilistica di
Sidera Noctis, con un’etichetta (file under…) appiccicata
sopra frettolosamente.
Che nel brusio di fondo indistinto loro
c’azzecchino un nulla, è cosa chiara, sin dalla maestosa
apertura di Amors M’Art Con Fuoc Am Flama.
Si opera sulla
tradizione, ma senza nessuna nostalgia.
Suggestioni lontane, o
perse strada facendo, che si tingono di nuova (attuale)
sensibilità.
Straniti ed ammirati, di fronte ad
un’espressione, lontana mille miglia, da ogni trend
imperante.
Capitanati da Mauro Martello (Opus Avantra)
e sostenuti da una solida base accademica, i Sidera Noctis si
occupano di passioni arcaiche, da trattar con cura e preparazione
certosina.
Cosi non fosse, il calderone/baratro new age, sarebbe a
poco più di un passo.
Sfilano via tradizionali irlandesi,
veneti, suggestioni classicheggianti e barocche.
Armoniosamente,
senza nessuna forzatura, tutto in leggerezza, come uno speziato
refolo di vento.
A scuoter dall’incanto, (purtroppo), giunge la
conclusiva Keplero, appesantita da battiti e sequenze
orchestrali, che ci auguriamo non siano obiettivo futuro.
Ma è
poca cosa in confronto al resto.
Per una volta, è bello non
esercitar il gioco dei possibili riferimenti.
Lasciarsi
semplicemente andare (sorpresi e tramortiti).
Stella*Nera, adotta
e sostiene (www.anarca-bolo.ch click su Stella*Nera).

Voto: 7

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