AA.VV. ‘Claviatures’

(Navona 2011)

Interessante questa raccolta di brani cameristici di giovani compositori, per lo più americani. Si apre con l’affresco per clarinetto, viola e pianoforte di Ayala Asherov-Kalus, costituito da quattro brevi movimenti pervasi da una diffusa, distesa e bucolica melodiosità. Molto lirico è anche il successivo duo per flauto e pianoforte di William A. Fletcher, sebbene qui il discorso sia meno pacato e lineare, e si frantumi di tanto in tanto dando luogo a lievi increspature espressive. Seguono due brani per violino e pianoforte, rispettivamente a firma di James Scully e Jim Tribble, di analoga lunghezza ma diverso carattere. Il primo è spigoloso, scattante, dominato da ritmi irregolari e sincopati; il secondo sviluppa un dialogo tra l’accompagnamento dolce e minimale del piano e il melodioso e danzante librarsi, sopra di esso, del canto del violino. Il trittico per solo piano di Ron Nagorcka è la composizione più bizzarra qui presentata: tre brevi movimenti in cui il piano cambia continuamente atmosfera e registro stilistico. Chiude l’evocativo trio (per pianoforte,violino e violoncello) di Ingrid Stolzel: brano di toccante emotività, espressa con un ritegno che lascia spazio all’eleganza della tessitura strumentale.

Voto: 6

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