Valerian Swing ‘A sailor lost album around the earth’


(Antistar/Audioglobe 2011)

Eclettici e sopra le righe gli emiliani Valerian Swing pubblicano questo nuovo lavoro, forti della produzione di Matt Bayles, che ha lavorato per Mastodon, Isis e Pearl Jam .
Il gruppo, diventato un trio, si esprime con un’intrigante fusione di free-jazz-core-prog-rock. I 10 brani in scaletta descrivono un flusso unico di coscienza che ruota attorno a pattern ritmici ben strutturati, dai quali partono fraseggi, accelerazioni e rallentamenti. Molto forte è un approccio simile a quello dei King Crimson, ma che si coniuga molto bene con un’impostazione che ha le sue basi nel post-rock che va dai Mogwai ai Battles, anche se rispetto a questi ultimi, il trio di Correggio riesce ad essere più caldo. Questo calore in più traspare anche grazie a momenti melanconici, ma quando le ritmiche riprendono il passo ecco l’esplosione di suoni fragorosi, con basi funkeggianti, un po’ come facevano i Rosolina Mar.
La principale dote di questo trio è quella di aver ripreso lo spirito del crossover.

Voto: 7

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