Lorenzo Monni ‘Grey Swans of Extremistan’

(Lizard Records Zeit Interference/distribuzione BTF 2010)

L’assennato chitarrista e bassista Lorenzo Monni fa bella mostra della sua abilità nel vellicare e strapazzare le corde in questo “Grey Swans Of Extremistan”: coadiuvato dai batteristi più o meno equamente divisi Luca Visentin (anche produttore e missatore) e Fabio Ricci, ci trasporta in un delirio “exotico” che si irrobustisce sempre di più (Once Upon A Time In Extremistan), tra Morricone e Le Orme estrogenate e senza voce. L’ironia dei titoli – The Misterious Cyclist OF Cyclette − rappresenta bene una musica strumentale complessa, ma che non vuole certo diventare ispida (The Art Of Being Amazed): semmai ammiccante o al più misteriosa (Zeitgeber potrebbe essere una bella colonna sonora per un cortometraggio “mistery”).
Echi e riverberi alla Bill Frisell sono ben gestiti (Monni e Visentin si dimostrano professionisti anche in questo), non rinunciando comunque a calcare il plettro (Doggerel Of The Deep); bravo/i.

Voto: 7

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