Canebagnato Records

Quattro chiacchiere digitali con Nicola Manfredi della Canebagnato Records

Di Marco Paolucci

uccio12@hotmail.com

05/01/2011 Nuova tappa di Quattro Chiacchiere Digitali, intavolate in questo inizio d’anno con la piccola etichetta milanese Canebagnato Records. La giovane label che in poco tempo di vita può vantare parecchie produzioni al suo attivo, si muove tra meandri folk, delicato pop trasognato e particolare cura al prodotto registrato, che presenta sempre con confezioni ottimamente curate. Ne parliamo con Nicola Manfredi che è gentilmente prestato a rispondere alle nostre domande.

 

1) Quali sono le origini dell’etichetta? Come è nata l’idea? Quali ispirazioni ci sono state? A quali modelli, se ci sono stati, si è fatto riferimento?

Canebagnato nasce circa 5 anni fa, in occasione di un concerto dei Don Quibòl. E’ stato un vero salto nel buio perché eravamo totalmente ignoranti di come potesse funzionare un’etichetta ma abbiamo imparato via via, progetto dopo progetto. Non ci sono quindi modelli specifici a cui ci siamo ispirati. In quanto ascoltatori/compratori di dischi ci piaceva l’idea di replicare il modello di certe etichette – soprattutto straniere – che hanno una forte personalità e che danno all’aspetto grafico del packaging un’importanza quasi pari a quella del disco stesso.

Il nome dell’etichetta invece l’ha scelto Bea, il nostro cane.

 

2) Come scegli le produzioni? 3) Come scegli i gruppi?

La scelta dei gruppi e delle produzioni da realizzare è legata a molti fattori, sia artistici che logistici.

Mi preme soprattutto che si mantenga una certa linea artistica, identificabile, ma ci sono molti altri elementi. Calcolando l’impegno che ogni uscita richiede deve essere semplicemente la cosa giusta da fare nel momento giusto e con le persone giuste altrimenti tutto si complica e nessuno è contento.

Ogni collaborazione è nata in modo differente, con qualcuno è stato più naturale, con altri meno, ma credo di poter dire che ogni lavoro che abbiamo pubblicato finora si possa considerare abbastanza riuscito calcolando le premesse iniziali…

Ultimamente purtroppo problemi “logistici” (banalissimi: tempo e soldi) hanno influenzato molto le scelte, anche se il 2010 è stato l’anno più produttivo in assoluto, per cui per ora va bene così…

 

4) Come sono i rapporti con i musicisti?

Strettissimi. Si è sempre creato un legame molto forte con tutti gli artisti con cui abbiamo lavorato e questa è davvero la mia soddisfazione più grande.

Sono tutte persone che stimo molto, sia umanamente che artisticamente, e sono davvero molto orgoglioso di avere avuto l’occasione di fare qualcosa con ognuno di loro. In più continuo a considerare gli artisti con cui collaboriamo membri effettivi dell’etichetta.

Per Natale abbiamo pubblicato una raccolta – ‘Viaggi interstellari a bordo di limoni volanti’ – coordinata da Paolo Tedesco/Clouds in a pocket, un progetto a cui siamo stati molto contenti di partecipare.

 

5) Cosa pensi delle coproduzioni?

Rappresentano spesso e sempre di più un’ottima soluzione che però può funzionare solo dove c’è una forte sintonia tra realtà diverse. E’ molto difficile condividere dei progetti quando le prospettive sono purtroppo sempre molto scarse.

Vedrei in modo un po’ strano una coproduzione per una delle nostre uscite perché abbiamo cercato di avere una linea abbastanza personale e identificabile, ma mai dire mai…

 

6) Quali pensi siano state, analizzando questo primo spaccato di uscite, le produzioni migliori targate Canebagnato Records? Quali le peggiori?

E’ una domanda a cui è difficile rispondere. Ogni lavoro ha avuto il suo specifico percorso e il suo significato per noi.

Sono molto legato a ‘The restless fall’ di Paolo Saporiti, il disco da cui è partito tutto, e a ‘Endless Night’ di Gabriel Sternberg, il lavoro che considero più vicino a quanto avrei realizzato io se fossi stato un musicista.

Poi la compilation ‘Even dogs like to dance’, un lavoro molto riuscito, sia musicalmente che esteticamente, e poi gli ultimi, Clouds in a pocket e Morning telefilm.

In generale comunque sono sempre orientato a considerare il migliore disco quello che deve ancora uscire.

 

7) Con chi ti è piaciuto collaborare?

Con tutti davvero, ho conosciuto gran belle persone che hanno contribuito tutti a “creare” la Canebagnato.

L’idea della compilation in particolare mi ha permesso di entrare in contatto con artisti e realtà che ho scoperto e molto apprezzato in questi anni.

Spesso resto sorpreso dall’estrema disponibilità che ho sempre trovato in tutti.

8) Con chi vorresti collaborare?

In questi anni mi sono imbattuto in molti lavori di cui non mi capacito che siano limitati in un mondo così ristretto, album che non avrebbero minimamente sfigurato, anzi , al fianco di album molto più conosciuti.

Su tutti il progetto dello svizzero John Robbiani, The Lonesome Southern comfort company, i cui due dischi sono i miei preferiti degli ultimi due anni, ma anche (M+A), Ofeliadorme, Vanvera, Chance:Risiko, Sparkle in grey e tanti altri…

Tutta gente che ritengo sia nata nel posto/momento sbagliato.

 

9) Come vedi la scena musicale italiana? Come vedi la scena live italiana?

So che è scontato dirlo ma mi sembra che stiamo tutti andando verso un lento ed inevitabile declino culturale, questo sia più in generale sia di riflesso nelle realtà più limitate come il piccolo circuito indie.

E’ incredibile che in soli 5 anni questo circuito, già con numeri bassissimi, si sia ulteriormente ridotto.

La scena live di conseguenza.

Certo, è vero, toccare il fondo è il modo migliore di risalire e ogni tanto spuntano dal nulla delle realtà che fanno ben sperare.

 

10)  Progetti futuri?

Siamo arrivati a 15 uscite ufficiali. Nel 2010 abbiamo lavorato a 5 progetti di cui siamo davvero soddisfatti e dato vita alla boxseries, una serie di uscite serigrafate a copie limitate che ci permette di fare qualcosa in più rispetto a quel che riuscivamo a fare in precedenza.

Anche se ora come ora riuscire a mantenere in vita l’etichetta ci sembra già un grande risultato, abbiamo anche in “lavorazione” alcuni dischi per il 2011. E a maggio festeggiamo i 5 anni, stiamo preparando una raccolta e qualche altra sorpresa…