Francesco Muzzioli ‘Scritture della catastrofe’

Di Marco Loprete

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Autori come Wells, Zamjatin, Huxley, Orwell, Bradbury, Dick, Ballard e Gibson (giusto per citare i più noti) hanno ipotizzato, con la loro letteratura, scenari futuri apocalittici, caratterizzati o da regimi dittatoriali in grado di esercitare un controllo oppressivo sulla popolazione attraverso l’uso massiccio della tecnologia (dai mezzi di comunicazione di massa all’eugenetica), oppure da catastrofi ambientali e/o guerre di entità tale da spazzar via buona parte del genere umano. E sono proprio queste le “scritture della catastrofe” cui fa riferimento il titolo di questo splendido saggio di Francesco Muzzioli. L’autore, professore associato di Critica letteraria e letterature comparate presso “La Sapienza” di Roma e studioso di comprovata fama, ci prende per mano e ci guida nei meandri della letteratura distopica, così chiamata proprio perché basata su un rovesciamento delle vecchie utopie à la Tommaso Moro. Non più dunque la descrizione di una società ideale, contrassegnata da pace ed armonia e dall’uguaglianza sociale di tutti gli individui, ma il racconto di futuri apocalittici, con élite che tiranneggiano su masse spaurite di individui atomizzati, soggetti ad un controllo costante, implacabile, lobotomizzante mediante i mezzi di comunicazione di massa, o in cui guerre, sconvolgimenti ambientali e pestilenze hanno ridotto il genere umano ad un branco di pochi individui, regrediti ad uno stadio primitivo e perciò mossi solo dagli istinti più bestiali.

Muzzioli, con una prosa lineare, scorrevole, di disarmante chiarezza, nel suo ssaggio tratteggia una vera e propria storia del genere, partendo dalle primissime utopie (“La Repubblica” di Platone) per giungere alle opere dei più recenti “narratori della catastrofe”, indicando ed analizzando i vari snodi socio-politico-culturali che in letteratura (e nell’immaginario collettivo) hanno tramutato il sogno di una società perfetta in un affresco di miseria e desolazione, dove violenza, abbrutimento, devastazioni ambientali, tirannide, dolore e solitudine esistenziale sono la norma. “Scritture della catastrofe” di Francesco Muzzioli, uno strumento utilissimo per orientarsi nel vasto panorama della “letteratura della catastrofe”.

Link: Editore Meltemi, 2009