M. Barbagli, G. Della Zuanna, F. Garelli ‘La sessualità degli italiani’

Di Diego Giachetti

diegogiachetti@hotmail.com

Intervistato del quotidiano torinese «La Stampa» (3 marzo 2010) Giuseppe De Rita rilevava la presenza di un “soggettivismo etico” che aveva investito tre ambiti della vita sociale: la libertà dei diritti civili; la soggettività economica, ciascuno ha cercato di essere padrone della propria vita, – “mi metto in proprio, è il boom delle imprese”-; la libertà quindi di essere se stessi e di poter giudicare tutto in base ad un criterio personale. Ormai si decide in proprio se si è fatto reato o no, se quel magistrato vada bene o no: in sintesi “il peccato e mio e me lo gestisco io”. Tale soggettivismo etico, secondo la magistrale e complessiva ricerca sulle abitudini sessuali degli italiani, è andato via via progressivamente affermandosi nel campo delle relazioni affettive e dei vari modi di esprimerle. Il risultato è una poliedricità di pratiche sessuali e affettive tutte consentite, legittimate, accettate, poste sullo stesso piano in quanto non esiste più (o perlomeno è di molto diminuito) un valore assoluto di riferimento attorno al quale, precedentemente, si distingueva in questo campo ciò che è lecito, da ciò che è “peccato”, il “normale” dal “trasgressivo”. La ricerca si basa su due tipi di campioni ricavati statisticamente (un questionario quantitativo che ha riguardato circa settemila italiani, e 120 interviste in profondità), che hanno interessano persone di età compresa tra i 18 e i 69 anni. Si può quindi leggere una storia della sessualità degli italiani così come essa è mutata nel tempo storico, cogliendo le caratteristiche e i comportamenti sessuali delle varie fasce generazionali -dai più vecchi ai più giovani-, suddivise per grado di istruzione, territorio (nord, sud, centro), genere. Nei paesi occidentali si è verificato un (lungo) passaggio da una sessualità procreativa e una attenta a valorizzare il piacere in sé e il consolidamento affettivo tra i partner e quindi il sesso, all’interno del rapporto di coppia, qualunque esso sia, ha assunto un ruolo importante di per sé, un fine che si giustifica da solo. Di qui lo sdoganamento di pratiche sessuali una volta “minoritarie” negli strati popolari, quali rapporti orali e anali, che hanno aperto il campo alla scoperta di nuove zone erogene dei corpi. Stesso ragionamento vale per la masturbazione (maschile e femminile), una delle attività più nascoste, recondite e condannate dal senso comune e anche dal sapere medico e psichiatrico, oggi riconosciute, dichiarate, accettate, consigliate a volte anche a fini terapeutici.  E’ diminuita l’età media del primo rapporto e, soprattutto, tale rapporto sempre più avviene con una persona che non sarà il partner definitivo e stabile per un periodo della propria vita. Alla verginità prima del matrimonio non ci fa più caso nessuno. Diverse donne intervistate hanno dichiarato di aver vissuto la loro verginità come un impedimento, un qualcosa da cui sbarazzarsi presto e in qualche modo.  Nel corso delle tre generazioni prese in esame: figli e figlie sono appaiono diversi dai loro genitori compreso il modo di vivere e di fare sesso. L’Italia, come altri paesi europei, oggi configura una molteplicità di tipi di relazioni e di frequentazioni sessuali, tutte coesistenti, spesso frammischiate fra loro, sempre più accettate e meno condannate. Nell’importante parte che riguarda il tema del rapporto fra religione e sessualità emerge, ad esempio, come molti siano ancora influenzati dai precetti religiosi, ma anche che vivono il loro stato in un rapporto di relativismo morale rispetto ad altre forme affettive, che riconoscono e “rispettano”, anche se loro non lo fanno. Molte altre riflessioni induce la lettura di questo libro a partire da capitoli quali le relazioni nella vita di coppia, la sessualità e la contraccezione, il posto del sesso nella relazionalità sociale e affettiva, i desideri e le identità sessuali, le diverse modalità della sessualità maschile e femminile, a cominciare da un tema (spinosissimo) nella giovane generazione degli anni sessanta e settanta, quello dell’orgasmo, non tanto maschile, quanto femminile. Insomma, chiunque abbia domande in merito può rivolgersi a questo libro, con ogni probabilità sarà accontentato. E nel percorso storico della sessualità degli italiani in questo ultimo mezzo secolo, riconoscerà credo anche la sua storia.

Link:  Marzio Barbagli, Gianpiero Della Zuanna, Franco Garelli, La sessualità degli italiani, Bologna, Il Mulino, 2010, pp. 341, euro 25.00.