Quasiviri ‘The mutant affair’


(Megaplomb Records/Wallace Records 2009)

La formazione Quasiviri, formatasi a Milano nel 2006 e composta nell’ordine da Roberto Rizzo, proveniente dai R. U. N. I. al synth, Chet Martino, attualmente nei Ronin, al basso a otto corde, André Arraiz-Rivas, proveniente dalla scena jazz di Toronto, alla batteria, giunge al fatidico dischetto d’esordio. Nell’arco dell’album ci propina di tutto e di più navigando nel dolce mare del kraut rock picchettandolo con un’ampia panoramica dello spettro sonoro. A partire dal prog di Italia forza, passando per l’elettronica mischiata con lo space rock di Superando, il jazzcore a braccetto con l’electro di Dito indipendente, il rock’n’roll attaccato ad una presa a 220 volt di The Roots of Mount Flea Anus, il rilassante divanetto sonico, per le membra stanche di cotanta agitazione, di Thanks for giving, il piano prog di L’ultima foresta pluviale, il progressive delirante di Paradisco Inferno che trova in un bislacco pop salottiero un fedele ascoltatore. Il trio non si ferma, stenta a respirare ma macina brani uno dietro l’altro senza tema di lasciare qualcosa per strada, deraglia piacevolmente e maneggia in maniera debordante l’elettricità felice della sua scoperta e della sua affidabilità, satura l’audio e diverte senza stancare. Non si può chiedere di più.

Voto: 8

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