Tempia Impro Unit ‘Bootleg Series II – live @ l’Apéro des Bruits’


(Stolen Sex Records 2008)

Marco Maurizi (chitarra?), Alessandro Calbucci (da metterci la mano sul fuoco che abbia manipolato geneticamente la batteria), Marco Carcasi et Nico Mangifesta. Il secondo decollo improvvisato della saga ‘Bootleg Series’ fotografa il Tempia Impro Unit, cucito per la bisogna, dilatare l’ obbiettivo sulla commistione di fattori noise, mai comunque sulla soglia di un’impetuosità sguinzagliata, e di pensosi passaggi ‘delici dallo sgranato retrogusto lo-fi. Chitarre distorte sulla falsa riga di un acuto felino nel punto di soccombere, battute, grattate, picchettate, echizzate come piacerebbe a un decano del suono metalloide e primigenio quale Jason Kahn. Questo, il preludio.
Il centro, tutto un viluppo – sempre rigorosamente ben gestito – fra volute di microrumorismi molto asprigni e genuflessioni al dio silenzio. L’epilogo, ciò che non ti aspetti: un’incontro dai toni ammiccanti tra arpeggi dodecafonici d’acustica e intermittenze elettriche a colpi di pennellate al ralenti alle corde. Bilanciandosi su questa direzione, con fare minimale e patologico, fanno il loro ingresso, e senza fracassare l’equilibrio creato, gracchiate di madre amplificatore e colpi percussivi ovattati, bui ma non mortiferi.
Del tutto difforme dalla first-release della serie.

Voto: 8

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