VV. AA. ‘CBGB & OMFUG. Thirty Years from the Home of Underground Rock’

 

 

 

 

 

 

Di Marco Paolucci

uccio12@hotmail.com

Chiaro esempio di come le cose – in questo caso fortunatamente – spesso e volentieri non vanno per il verso che uno si è immaginato, Hilly Kristal quando aveva ideato il progetto del CBGB aveva pensato ad un locale dove far suonare country e blues, ma la mano mancina del destino volle diversamente e il locale divenne il luogo dove ascoltare “musica verace per voraci consumatori”. Che sta a dire che questa divenne la casa che diede i natali al punk rock, il locale – sito in quel mondo a parte che è New York – dell’underground rock per eccellenza, il luogo fisico dove ogni volta che le luci venivano accese si consumava il sacro rito del rock’n’roll senza compromessi e dove praticamente chi ha ridefinito il concetto di rock degli ultimi trenta anni ha suonato e si è fatto le ossa delle falangi e si è irrobustito le corde vocali, oltre a chi come Legs McNeil e John Holmstrom hanno documentato le storie indimenticabili di quegli anni (leggere ‘Please Kill Me’ per il primo, curato insieme a Gillian McCain, questo tradotto in italiano e la fanzine ‘Punk‘ per il secondo, sfortunatamente nessun numero tradotto in italiano ma non disperiamo). Questo stupendo libro fotografico pubblicato dalla casa editrice di New York, Abrams, introdotto da Hilly Kristal in persona e con una postfazione di David Byrne ci mostra scatto dopo scatto che cosa è stato per tre decenni questo monumento della storia della popular music americana nella forma di locale, sito al 315 di Bowery, che attualmente, dopo varie vicissitudini compresa la morte di Kristal, è diventato il ripostiglio di un negozio di abbigliamento (vedere le foto su Wikipedia se non ci credete); non tutto è andato distrutto, una parte delle pareti e dei bagni che recano la firma di vere e proprie leggende ancora esiste, non si sa per quanto, quindi se non potete permettervi il dovuto e necessario pellegrinaggio al CBGB sfogliate e risfogliate queste pagine che sono bellissimi istanti di storia. Qualche nome tanto per farvi venire la curiosità: Television nelle figure e breve commento scritto di Tom Verlaine, Richard Lloyd, Billy Ficca e Richard Hell; Ramones, Suicide Dead Boys, Patti Smith Group, Dictators, Jam, Talking Head, Bad Brains, Sonic Youth, Big Black, Agnostic Front, Hole, Pearl Jam, Living Colours, Evan Dando, Helmet, Cowboy Junkies, Libertines, Rancid e via discorrendo fino ai giorni nostri. Come dice Kristal nell’introduzione, chi ha potuto ha fortissimamente voluto e suonato al CBGB perchè sapeva di entrare a far parte della storia e che quindi era necessario esserci. Migliaia di bands succedute sul palco, che questi stupendi scatti in bianco e nero immortalano nell’atto della performance, e che il volume da avere assolutamente contribuisce a ricordare ai posteri. Da adottare nelle scuole.

Link: Editore Abrams, New York