Globoscuro ‘You’ll Be A Lamp Of The Morning’

(Kaos Ex Machina 2007)

Globoscuro è continuo masticar rabbioso.
Noise,
industrial, dark ambient, tutta farina del loro sacco.
“You’ll
Be A Lamp…”, pare prediligere un approccio all’ispida
materia, piuttosto meditato e trattenuto, dove l’affondo letale
sembra non giungere mai.
Si viaggia a vista in direzione di un
ambient infida e scivolosa, non son previste, ne attese oasi
defatiganti.
Un fitto reticolo di segnali sovrapposti che si
raggrumano, stranamente, dalle parti di un suono kraut/tastieristico
(l’oscillazione thriller, della convincente The Last
Call
).
Sebbene non abbia a che fare con materiali leggeri,
Globoscuro, elude (brillantemente), la fatica e stanchezza, che
(spesso) s’ingenerano all’ascolto di produzioni analoghe.
Sarà
frutto dell’intossicazione dovuta all’inalazione delle tossine
sprigionate nell’aria, eppure, queste tormentate visioni, una sorta
di distorta serenità, riescono pure ad indurla.
Segnali
indistinti che fluttuano a mezz’aria, liquami Lustmord,
l’incubo Tangerine Dream passato al setaccio di mille
distorsioni digitali, i Floyd che s’ingozzano di chetamina
capeggiati da un Barrett cieco, le comunicazioni a distanza di
Arecibo.
Una tribale cerimonia di trapasso Godfleshiana,
senza propulsione ritmica e monca di chitarre.
Tutto questo
c’è.
Anche passaggi meno azzeccati (la chitarra da brividi
che compare in Principio Di Prestazione E Necrofilia), ma fra
sublime ed atroce, mantenere costantemente l’equilibrio è
cosa assai difficile.
Ma non se ne risente.
Si continua ad
affondar, in questo pantano melmoso, senza esser strattonati per la
camicia scomparir placidamente.
Il lavoro, è in free
download sul sito del gruppo.
Scaricare è, in questo caso
consigliato (fate vostro anche l’ottimo “Research”).

Voto: 7

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