Sky In Land ‘Through The Desert’


(Andromeda Distribuzioni/Uk Division Records/Alkemist Fanatix Europe 2008)

No, no, non ci siamo proprio. L’album di debutto degli Sky in Land è troppo pieno di difetti e buchi; allo stato attuale, nel 2008, un lavoro del genere non dovrebbe arrivare così, specialmente al di fuori di una realtà provinciale limitata.
I tre ci provano in ogni modo a stupire, a partire dal quasi metal della prima traccia, Back In My Life, passando per il semi rock alternativo di Like It Was Yesterday, fino alla musicalmente convincente The Golden Beams Island che sembrerebbe, con l’accattivante melodia e l’arrangiamento curato, presentare una direzione più sensata rispetto alle precedenti.
Per gran parte dell’album i tre non riescono proprio a colpire, proponendo comunque rock alternativo già sentito e fatto pure meglio. Bisognerebbe concentrarsi su quei pochissimi e fugaci momenti in cui gli Sky In Land offrono qualcosa di valido, soprattutto grazie all’apporto ritmico del bravo batterista, ma non son certo abbastanza per convincere me nè tantomeno un eventuale ascoltatore.
Caliamo poi un pietoso piumone (ché una coperta non basterebbe) sui testi, davvero penosi, non solo riempitivi all’inverosimile e scevri di un qualsiasi elemento originale o interessante, ma anche zeppi di errori ortografici davvero imbarazzanti (“A reason why people DIES BY SHOT”?? ma siamo pazzi?) e valorizzati da una pronuncia altrettanto impresentabile.
Insomma, c’è bisogno ancora di molto lavoro per gli Sky in Land, al momento per la mediocrità non abbiamo spazio.

Voto: 4

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