Castelvecchi Editore News

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FINE AGOSTO

Leo Castelli
L’italiano che inventò l’arte in America
di Alan Jones
con prefazione di Gillo Dorfles
A cento anni dalla nascita di Leo Castelli, Alan Jones ripercorre con passione e precisione, la vita professionale e sentimentale del più grande gallerista di tutti i tempi. Con lo straordinario intuito del mercante d’arte Leo Castelli, d’origine triestina, scopre e valorizza, negli Stati Uniti, gli espressionisti astratti dell’Action Painting, pittori del calibro di Jackson Pollock e Willem de Kooning, i neodadaisti Robert Rauschenberg e Jasper Johns, i protagonisti della Pop Art Frank Stella e Cy Twombly. Ma non solo. Quando nel ’62 Leo Castelli presenta nella sua galleria al 420 West Broadway  le tele a fumetti di Roy Lichtenstein, New York rimane stupefatta e leggermente disgustata. Ma in breve tempo dovrà riconoscere che la proposta di quel minuto gallerista, cambierà il corso dell’arte contemporanea. Leo Castelli ha saputo infatti intuire le potenzialità creative e innovative di un gruppo di giovani artisti, imponendoli al mondo intero, aprendo le porte di New York a generazioni di galleristi.
Leo Castelli, nasce a Trieste il 4 settembre 1907, il suo vero nome era Leo Krauss. Dopo la laurea in legge si trasferisce a Parigi, a cui è legato il suo esordio come gallerista; con il dilagare della seconda guerra mondiale  si rifugia a New York che lo  consacra come uno dei più prestigiosi galleristi del panorama mondiale. Muore a 91 anni nella sua città d’adozione.
Alan Jones, newyorkese, critico e curatore di mostre d’arte, è da sempre uno dei massimi conoscitori della scena della Pop Art. E’ stato tra gli amici personali di Leo Castelli.
Pp. 440 euro:18,00
Collana: I timoni

Mario Trevi / Emanuele Trevi, Invasioni Controllate

Decano degli psicoanalisti junghiani e uomo di grande spessore intellettuale e umano, affascinato dal mondo degli artisti, attratto in particolare dai pittori, l’ottantreenne Mario Trevi ripercorre le tappe più significative della sua esistenza. La sua esperienza da partigiano nel 21° reggimento di fanteria durante i difficili e amari anni della guerra, la conoscenza di Fenoglio, il periodo d’analisi con Bernhard, il grande analista junghiano. In questo libro, nonostante il suo carattere schivo, Mario Trevi si è prestato alla «tortura» di un dialogo col figlio Emanuele, che ha attentato alla sua «proverbiale riservatezza», inducendolo a rievocare episodi, a volte anche intimi e delicati, della sua vita. Per Mario Trevi le qualità essenziali del buon analista sono l’empatia, la pazienza, una certa dose di intelligenza e di intuizione: «[…] se non si è in grado di sopportare il dolore, è sbagliata in partenza la scelta di fare l’analista».

Mario Trevi è nato ad Ancona nel 1924. Allievo di Ernst Bernhard e studioso dell’opera di Karl Gustav Jung, è uno dei più noti psicanalisti italiani. Tra i suoi libri ricordiamo Studi sull’Ombra (Marsilio, 1975, con Augusto Romano), Metafore del simbolo (Cortina, 1986), Per uno junghismo critico (Bompiani,1987), Il lavoro psicoterapeutico (Theoria 1993), Riprendere Jung (Bollati Boringhieri 2000, con Marco Innamorati).

Emanuele Trevi è nato a Roma nel 1964. Critico e scrittore, collabora a «il manifesto» e alla cronaca romana de «la Repubblica». Ha pubblicato Istruzioni per l’uso del lupo (Castelvecchi, 1994), Musica distante (Mondadori, 1997), I cani del nulla (Einaudi, 2003), Senza verso (Laterza, 2004), L’onda del porto (Laterza, 2005). È autore inoltre, con Marco Lodoli, di un’antologia scolastica, Storie della vita (Zanichelli, 2005) e, con Raffaele La Capria, del libro-intervista Letteratura e libertà.

Mario Trevi / Emanuele Trevi, Invasioni Controllate, pp. 144, euro 14

Abby Lee, Il Chiodo Fisso Narrativa, pp. 280, Eu. 13,00

L’autrice di questo libro è la blogger più letta d’Inghilterra, le cui pagine hanno avuto fino a 100.000 lettori al giorno. Abby ha deciso di raccontare la sua vita di «seduttrice della porta accanto», di ragazza a cui fare sesso piace senza se e senza ma, e ha raggiunto un apice di popolarità incredibile proprio per la sua completa assenza di pudore, ma anche per l’intelligenza, la ragionevolezza e la tranquillità della sua vita. L’importante è accettarsi per quello che si è, saper vivere sul confine tra solitudine e tenerezza, tra erotismo e sentimenti, senza dover fingere sempre (questo è l’errore inculcato alle giovani donne da una cultura maschilista e repressiva) di essere un’altra cosa, una brava e casta ragazza che «dice di no per dire di sì». Dopo il travolgente successo de Il Chiodo Fisso i tabloid inglesi, che non perdonano, si sono scatenati alla caccia della vera identità di Abby Lee. E naturalmente, dopo appostamenti e pedinamenti di qualche settimana, l’hanno trovata e fotografata. Ne è nato uno scandalo, ma ben vissuto e gestito dalla diretta interessata, che nella vita reale si chiama Zoe Margolis, fa l’assistente di produzione in un grande studio cinetelevisivo, ha trent’anni ben portati e non ha nessuna voglia di farsi cacciare in un angolo. Anzi, Zoe è riuscita a volgere a proprio vantaggio lo scandalo mediatico, facendosi intervistare sul quotidiano «The Guardian» da un’anziana intellettuale femminista, che alla fine ha decretato: «Se avessi io trent’anni oggi, farei come Abby Lee».

Abby Lee (Zoe Margolis, Londra 1972), vive a Londra e lavora nell’industria cinematografica.
Il suo sito web, che riporta fedelmente il resoconto dei suoi incontri sessuali, ha avuto più di tre milioni di visitatori e ancora oggi attira più di centomila lettori al mese. Di recente, ha vinto il premio Best British or Irish Blog al 2006 Bloggies. Puoi trovare il suo blog all’indirizzo www.girlwithaonetrackmind.blogspot.com

Abby Lee, Il Chiodo Fisso. pp. 280, euro 13,00
In libreria da Settembre 2007

SETTEMBRE

Mathilde Cathiard-Thomas / Corinne Pezard, Vinoterapia

Un buon bicchiere di vino al giorno può togliere il medico di torno, tanto per rivisitare un’antica massima della tradizione popolare. Non solo, ma anche centinaia di prodotti derivati dal trancio di vite e dalle sue foglie possono avere effetti benefici sulla pelle, la circolazione, le forme di stress, l’invecchiamento. I vinaccioli, infatti, contengono i polifenoli, che hanno delle proprietà antiossidanti straordinarie e sono migliaia di volte più potenti della Vitamina E. Queste sostanze si sono rivelate eccezionalmente efficaci anche nel caso di malattie cardiovascolari e il resveratrolo, uno dei polifenoli più attivi, è persino in grado di ridurre la crescita dei tumori cancerosi. E così la Vinoterapia diventa una nuova  frontiera del benessere, perché il vino non è solo un piacere per il palato ma anche un prezioso alleato per il cuore, la salute, la vita. Basta conoscere, sapere, e non abusare.

Mathilde Cathiard-Thomas, 33 anni, fin da piccola dava una mano nel vigneto di famiglia, ma è dal suo incontro con Joseph Vercauteren, Professore di Farmacia, che è nata l’idea di sfruttare fino in fondo il frutto della vite: ha realizzato una linea di prodotti di bellezza che utilizza le proprietà antiossidanti dell’uva. Così è nata la Caudelie, un’industria cosmetica che fattura 30 milioni di euro l’anno.

Corinne Pezard è dottore di ricerca in Microbiologia e Genetica molecolare. Lavora come giornalista scientifica per diverse testate di settore. Ha pubblicato sullo stesso argomento “Les vertus du vin. Véritable élixir de jouvence (Favre, 2000) e “A fleurs de peaux, les plantes de beauté et de santé (Médicis, 1999).

Mathilde Cathiard-Thomas / Corinne Pezard, Vinoterapia , pp. 120, euro 10
In libreria da Settembre 2007

William Brandt, Il libro del film della storia della mia vita
Romanzo

Il protagonista di questo romanzo, scritto con ironia e senso dell’assurdità della vita, ma anche traboccante di tenerezza, è uno sceneggiatore neozelandese un po’ sfigato che vive a Londra e viene piantato da sua moglie: un’attrice anche lei di secondo piano, che improvvisamente diventa celebre per una super-scena di sesso girata in un nuovo film. William decide di tentare di riprendersi sua moglie, andando al party di presentazione del film che si svolge in una principesca isola del Pacifico, in compagnia di una falsa fidanzata: una entraineuse e ballerina di lap dance che ha «noleggiato» e «addestrato» a fingersi, in tutto e per tutto, la sua nuova compagna. Ma una serie di rocambolesche avventure ed equivoci a incastro lo convincerà della totale inutilità dei suoi sforzi. Del resto, tutto era cominciato con una telefonata dei suoi genitori a Londra, in cui gli dicevano: «Perché non torni un po’ in Nuova Zelanda a riposarti?». «Ora», commenta William, «un neozelandese viene invitato a tornare in patria dalla mamma per due motivi: ha avuto dei bambini e mamma vuole conoscere i nuovi nipotini, oppure è uno sfigato. E io di figli non ne avevo fatti…». Il libro ha, naturalmente, il lieto fine che vi aspettate…

William Brandt (Londra, 1961) è cresciuto in Nuova Zelanda, dove vive ancora oggi. Come attore è apparso in molte produzioni, incluso Un angelo alla mia tavola di Jane Campion. La sua raccolta di racconti Alpha Male è stata pubblicata nel 1999 dalla Victoria University Press. Ha vinto il Premio Letterario Montana 1999 per il Miglior Libro d’Esordio.

William Brandt, Il libro del film della storia della mia vita, pp 384  , euro 16
In libreria da Settembre 2007

Lorenzo Ait, Trenta e lode senza studiare

L’Università ha cessato ormai da anni di essere un punto di riferimento nella nostra formazione. DI CHI È LA COLPA? Non certo dei ragazzi, che vengono diplomati dalle scuole superiori senza alcuna verifica seria, e vengono abbindolati a colpi di tesine ed esami fotocopia, per conseguire una laurea che nel migliore dei casi è un viatico all’emigrazione intellettuale. È ORA DI RIBELLARSI: Perché studiare per ore quando è possibile superare gli esami senza aprire libro o aprendolo il minimo indispensabile? Basta con dispensine e fotocopie, le letture veramente interessanti sono altre. Forse non vi farete una grande cultura accademica, ma questo manuale vi insegnerà ad avere molto più tempo libero da dedicare alle cose davvero importanti della vita: vedere bei film, frequentare ambienti e persone stimolanti, viaggiare… Questo libro insegna tecniche di sabotaggio e manipolazione psicologica, per sopravvivere all’Università dello sfascio e dell’incompetenza.

Lorenzo Ait  (Roma, 1980) si è laureato in Scienze della Comunicazione all’Università «La Sapienza» ed è autore di Leader di te stesso, la prima trasmissione tv di self-help del panorama italiano. Formatore e personal coach, utilizza le sue conoscenze nel campo della comunicazione persuasiva e della programmazione neurolinguistica per aiutare sportivi, manager, studenti, imprenditori e persone di ogni stampo a ottenere maggiori risultati nella propria vita.

Lorenzo Ait, Trenta e lode senza studiare, pp 228, euro 12
In libreria da Settembre 2007

Claudio Cerasa, Rignano F.

Claudio Cerasa ha seguito per il quotidiano «Il Foglio» la vicenda giudiziaria della scuola materna di Rignano Flaminio (Roma), ed è tra i pochi che abbiano potuto visionare per intero i famosi «filmati» in cui genitori e piccoli sono a confronto sull’agghiacciante sospetto di un caso di pedofilia collettiva. Dai primi riscontri indiziari agli arresti, dalle agghiaccianti dichiarazioni delle piccole vittime alle indagini dei Carabinieri, dagli interrogatori dei sospetti alla formazione dei comitati in difesa delle maestre accusate: il caso pedofilia in un paese di provincia di ottomila abitanti ha sollevato un polverone mediatico in cui Cerasa ha cercato di ritrovare il filo di una logica ingannata dall’isterismo di massa, ha cercato una verità oggettiva che rendesse conto di presunte vittime e presunti carnefici. Una moderna e drammatica caccia alle streghe, raccontata con senso critico senza cedere alle facili emozioni. E senza emettere verdetti innocentisti o colpevolisti a priori.

Claudio Cerasa (Palermo, 1982) lavora come giornalista presso il quotidiano «Il Foglio». Si è laureato in Scienze della Comunicazione all’Università «La Sapienza» di Roma. Ha cominciato a scrivere a quattordici anni per il mensile della Provincia di Palermo. Giovanissimo al Tg3 Lazio, poi autore testi al programma radiofonico su Rai Radio1 («Il Battello Ebbro»), collabora con il mensile «Capital», con la «Gazzetta dello Sport», con «Panorama».

Claudio Cerasa, Rignano F.,pp.260, euro 10.
In libreria da Settembre

 

OTTOBRE

Alejandro Jodorowsky, Psicoposta

Jodorowski è famoso in tutto il mondo per la sua metodologia di riscoperta delle potenzialità umane, denominata «psicomagia» (si veda il testo pubblicato in Italia da Feltrinelli, che ha già avuto moltissime edizioni e migliaia di lettori). Questo volumetto raccoglie le sue corrispondenze «psicomagiche» con i lettori de «la Repubblica XL». Lo stile è quello noto, solenne e spiazzante: una volta formulata con assoluta precisione la diagnosi sul male che affligge il suo interlocutore, Jodorowski passa a suggerire la «terapia», dando fondo al suo repertorio più imprevedibile di immagini, gesti, stati d’animo e micro-viaggi che portano allo scoperto la dimensione sciamanica del viaggio nell’inconscio… Talvolta serissimo, talvolta così spiritoso e gioviale da risultare del tutto all’altezza della sua grande fama di scrittore e Maestro.

Alejandro Jodorowsky (1929), nato nel Cile del Nord da immigrati ebreo-ucraini, si è trasferito nel 1953 a Parigi, dove ha fondato con Fernando Arrabal e Roland Topor il movimento di teatro «panico». Artista eclettico, Jodorowsky è direttore di teatro, autore di pantomime e pièce teatrali, di romanzi e libri di fumetti (tra cui L’Incal e La casta dei meta-baroni), ma la sua notorietà è dovuta soprattutto ai film, dei quali ricordiamo Il paese incantato, El Topo, La montagna sacra e Santa sangre-Sangue Santo

Alejandro Jodorowsky, Psicoposta,
In libreria da Ottobre 2007

Eric Brunet, Il tabù della destra

Chi ha oggi il coraggio di dichiarare: «Io sono di Destra»? Quale artista? Quale giornalista? Quale insegnante? Quale impiegato? Definirsi «di Destra» può voler dire portarsi addosso l’etichetta di «reazionario» o «fascio» sia nel mondo della cultura sia nella maggior parte delle aziende o circoli in cui è più elegante e vantaggioso rivendicare la propria appartenenza alla Sinistra. «Essere di Destra», infatti, in molti casi equivale a una malattia di cui vergognarsi. Éric Brunet ha cercato di rompere un muro di omertà, di svelare le ipocrisie e i miti di un vero e proprio tabù. Ha aperto la porta dei «luoghi proibiti alla Destra», ha incontrato «clandestini dell’ideologia» emarginati per le loro opinioni politiche, uomini che hanno visto la loro vita sociale, e a volte anche privata, sgretolarsi perché non sono di Sinistra. Un viaggio paradossale e sbalorditivo in una società chiusa e settaria.

Éric Brunet (1964), giornalista, è da anni uno dei volti più conosciuti di France 3 ed è anche autore di diversi libri, fra cui La Bêtise administrative (Albin Michel, 1998) e 60 millions de cobayes (Albin Michel, 1999).

Eric Brunet, Il tabù della destra, pp 240, euro16.50
In libreria da Ottobre 2007

Umberta Telfner, Le forme dell’addio

Cosa c’è dietro una separazione? Quali motivazioni si nascondono dietro un abbandono? Cosa si prova a fare i conti con l’assenza della persona amata, con quella sensazione di vuoto emozionale che ci spinge improvvisamente a «non voler più vivere»? La psicologa e psicoterapeuta Umberta Telfener affronta, sulla base di una solida ricerca clinica e scientifica, tutte le forme dell’abbandono: il distacco inteso come separazione momentanea o definitiva, imposta o inevitabile, capricciosa o necessaria. E offre consigli, soluzioni e vie d’uscita per superare  la situazione di stallo in cui si cade quando si viene lasciati. Un libro per capire da dove ricominciare per riassaporare quell’irresistibile voglia di andare avanti con la propria vita.

Umberta Telfener (Genova, 1951), psicologa psicoterapeuta, è docente alla Scuola di Specializzazione in Psicologia della Salute dell’Università «La Sapienza» di Roma. Esperta di Teoria dei Sistemi, ha al suo attivo molte pubblicazioni di argomento psicologico ed epistemologico tra cui Sistemica. Voci e percorsi nella complessità (Bollati Boringhieri, 2003). Per Castelvecchi ha già pubblicato Ho sposato un narciso.

Umberta Telfner, Le forme dell’addio, pp 228 , euro 12.50
In libreria da Ottobre 2007

Jay Conrad Levinson / Paul R.J. Hanley, Guerrilla Marketing

Gli studiosi di marketing hanno sempre applicato le grandi teorie strategiche di guerra alle loro campagne di vendita. Oppure, quando si sono distaccati dall’arte della guerra, si sono rivolti agli psicologi e ai sociologi. Questo libro sostiene invece che i primi maestri di marketing, in un mondo come quello attuale, dominato da conflitti asimmetrici e consumi atipici e imprevedibili, sono proprio i guerriglieri. Perché sono imprevedibili. Perché vengono allo scoperto e attaccano quando gli altri dormono. Perché si ritirano prima che parta il contrattacco. Perché conoscono le insidie del terreno e sanno ottenere risultati enormi con mezzi economici e leggeri…

Jay Conrad Levinson è autore di vari libri di successo. Ha influenzato il marketing mondiale a tal punto che i suoi libri sono stati tradotti in 41 lingue. Ricopre il ruolo di presidente del Guerrilla Marketing International e di esperto marketing per il Sistema Commerciale On-line della AT&T (American Telephone and Telegraph Company). Fa anche parte del Microsoft Small Business Council (Comitato della Microsoft per la Piccola Imprenditoria) e attualmente è uno dei maggiori esperti di business.

Paul R.J. Hanley è stato amministratore delegato del Guerrilla Marketing UK, presidente europeo del Guerrilla Marketing International e primo Master Trainer al mondo in Guerrilla Marketing. Abile oratore, ha tenuto corsi di formazione e seminari in tutto il mondo ed è riconosciuto come uno dei più autorevoli esperti di metodi e strategie di marketing avanzato.

Jay Conrad Levinson / Paul R.J. Hanley, Guerrilla Marketing, pp.192, euro 14
In libreria da Ottobre 2007

Alejandro Jodorowsky, Psicoposta

Jodorowski è famoso in tutto il mondo per la sua metodologia di riscoperta delle potenzialità umane, denominata «psicomagia» (si veda il testo pubblicato in Italia da Feltrinelli, che ha già avuto moltissime edizioni e migliaia di lettori). Questo volumetto raccoglie le sue corrispondenze «psicomagiche» con i lettori de «la Repubblica XL». Lo stile è quello noto, solenne e spiazzante: una volta formulata con assoluta precisione la diagnosi sul male che affligge il suo interlocutore, Jodorowski passa a suggerire la «terapia», dando fondo al suo repertorio più imprevedibile di immagini, gesti, stati d’animo e micro-viaggi che portano allo scoperto la dimensione sciamanica del viaggio nell’inconscio… Talvolta serissimo, talvolta così spiritoso e gioviale da risultare del tutto all’altezza della sua grande fama di scrittore e Maestro.

Alejandro Jodorowsky (1929), nato nel Cile del Nord da immigrati ebreo-ucraini, si è trasferito nel 1953 a Parigi, dove ha fondato con Fernando Arrabal e Roland Topor il movimento di teatro «panico». Artista eclettico, Jodorowsky è direttore di teatro, autore di pantomime e pièce teatrali, di romanzi e libri di fumetti (tra cui L’Incal e La casta dei meta-baroni), ma la sua notorietà è dovuta soprattutto ai film, dei quali ricordiamo Il paese incantato, El Topo, La montagna sacra e Santa sangre-Sangue Santo

Alejandro Jodorowsky, Psicoposta,
In libreria da Ottobre 2007

Jean-Philippe de Tonnac, La rivoluzione asessuale

Quelli che scelgono, più o meno radicalmente, di astenersi dal sesso ormai costituiscono un vero e proprio movimento, con tanto di siti internet dedicati, convegni e associazionismo attivo. Qui non si parla più solo di chi attraversa un periodo depressivo, di chi deve dimenticare un lutto d’amore, di chi fa una scelta religiosa, ma di giovani donne e uomini che, per reagire all’eccessiva pressione sessuale della pubblicità, della vita di relazione, della moda, scelgono di chiamarsi fuori, di dichiarare la propria disponibilità a qualunque esperienza di vera conoscenza umana tranne quella più richiesta e «de-valorizzata»: il sesso. Il libro ha suscitato un grande dibattito in Francia, e ha ricevuto una importante recensione nelle cronache de «la Repubblica» già nell’agosto 2006.

Jean-Philippe de Tonnac (1958) è scrittore e giornalista. È autore di Anorexia. Enquête sur l’expérience de la faim (Albin Michel, 2005) e di Fous comme des sages. Scènes grecques et romaines con Roger-Pol Droit (Points Seuil, 2006).

Jean-Philippe de Tonnac, La rivoluzione asessuale, pp 192 , euro 14
In libreria da Ottobre 2007

Max Monnehay, Corpus Christine
Romanzo

La storia si apre in un clima da Metamorfosi kafkiana, ma il protagonista, invece che in insetto, si è trasformato in una larva anoressica che pesa appena quaranta chili. Chi lo ha ridotto così è sua moglie, sposata per un colpo di fulmine appena quattro anni prima: e lei, al contrario di lui, si è trasformata in una gigantessa bulimica, obesa fino all’inverosimile, sadica e dispotica.
Una incredibile narrativa di esordio, con cui la bellissima venticinquenne francese (che si è data un nome maschile, Max, come nom de plume) ha vinto alla fine del 2006 in Francia il prestigioso Premio Opera Prima. Un libro che ha messo a soqquadro i recensori dell’animata rentrée letteraria: è scritto troppo bene, si è detto, perché possa averlo composto un’esordiente. Uno stile terribile, pulito, efficace, che a molti ha ricordato Céline. Un libro che sarà un caso editoriale anche in Italia.

Max Monnehay nasce a Beauvais 25 ani fa. Vive a Parigi dove ha conseguito una laurea in lettere moderne.  Dopo aver seguito dei corsi di recitazione è tornata alla sua prima passione, la scrittura. Corpus Christine è il suo primo romanzo.

Max Monnehay, Corpus Christine, pp. 180, euro. 14,00
In libreria da Ottobre 2007
http://www.castelvecchieditore.com