Casa ‘Vita politica dei Casa’

( Dischi Obliqui 2007)

Esordiscono ad otto anni dalla loro formazione i vicentini Casa, che provano ad andare oltre i canoni dell’indie-rock contemporaneo, recuperando i riferimenti sonori degli anni ’70 ed ’80, prediligendo le forme artistico-musicali più innovative di quegli anni. In “Vita politica dei Casa” dunque si incontrano, ma non si scontrano noise e free-jazz, chitarre deviate in stile Captain Beefheart, sulle quali il cantante, Filippo Bordignon, prova ad estendere le sue corde vocali, pensando a Demetrio Stratos. Tuttavia, trovano un via illogica in Mozo nelle deviazioni e negli scivolamenti che non riescono ad ottenere un filo logico. Mozo, che può essere considerato il brano più rappresentativo dell’album, risulta quindi un brano forzato, con il quale non si capisce dove i veneti vogliano andare a parare. È difficile dare una valutazione di questi primi sei brani, il cd, infatti più che un esordio sembra un lavoro di transizione, da un lato può sembrare interessante, ma dall’altro non avendo un suo filo logico, rischia di risultare dispersivo. Forse avrebbero dovuto esordire un po’ di tempo fa.

Voto: 4

Link correlati:http://dischiobliqui.wordpress.com/