The Hutchinson ‘Sitespecific For Orange Squirrel’


(Wallace Records 2006)

I The Hutchinson ce li ricordavamo sul sesto volume della serie “PO Box” della Wallace. L’etichetta di Mirko Spino pubblica ora il secondo disco del quartetto trentino, poco meno di 50 minuti di musica in un doppio CD.
Come un incrocio fra (i compagni d’etichetta) Rosolina Mar e Bron Y Aur, gli Hutchinson giocano tutto su brani strumentali impastati di funk e hard-rock, cavalcate vorticose e frenetiche (la batteria martella senza sosta) che spesso deviano su traiettorie noise/math (Zug Reloaded, Topico) o, quando entra in gioco il synth, kraute e psichedeliche (Summe, Stutch) ma conservando sempre un forte sapore seventies.
La proposta è d’impatto, grazie ad una buona tecnica strumentale e ad un suond complessivo che colpisce (indovinate chi ha registrato il disco?), ma alla lunga il tutto potrebbe risultare un po’ ripetitivo. Dispersivi.

Voto: 6

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