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Ciccone Dal Vivo In Italia. Le Date Del Tour. Click Per Infos.

Ciccone dal vivo in Italia

Ritornano in Italia i londinesi Ciccone, dopo il riuscito tour di fine 2005 per due date:
mer 28.06.2006 Nitepark Festival – Mogliano Veneto (TV)
gio 29.06.2006 Hana-Bi – Marina di Ravenna (RA)

La cartella stampa completa, con foto ad alta risoluzione e clip audio su:
http://www.foreignaffairs.it/press/ciccone

Foreign Affairs
Gian Maria Girardi
www.foreignaffairs.it
info@foreignaffairs.it

Biografia
Avranno preso il loro nome da Madonna o dal divertente side project dei Sonic Youth del 1988? Non si può dire, in ogni caso questa ironica e sfacciata band di Londra dichiara di dover molto ad artisti quali The Clash, Blondie, Velvet Underground, The Smiths, Lou Reed, Television e al rock ‘n’ roll degli anni Cinquanta.

Il loro primo singolo “Forget Your False Mess’iahs – EP” prodotto da Nille Perned (Wannadies) fu pubblicato nel Luglio 2001, e divenne presto singolo della settimana dello show di Steve Lamacq, Radio 1. Grazie a questa esposizione la band ricevette numerose proposte, e fra queste quella di un videomaker che si offrì di girare gratuitamente il video del pezzo, passato poi da MTV ed MTV2.

 

Rassegna Stampa (sintesi)

XTM – Gennaio 2006
[…] Ancora la capitale a tenere a battesimo il trio dei CICCONE che hanno come ariete di punta la sbarazzina voce di Rebekah Delgado. Dopo tre singoli ecco l’album “Eversholt Street” (2004) per la Human Recordings. Quanto pop c’è nel sangue di questi ragazzi di fatto scoperti da Steve Lamacq? La risposta è: parecchio assai! Debbie Harry credo campeggi ancora nella cameretta della Delgado così come l’iconografia anni ’50 e ’60. Deliziosi e armoniosi. […] Emanuele Tamagnini

Indiescene.it – Dicembre 2005 (live review)
[…]Questi quattro pazzi (l’affascinante e burrosa Rebekah Delgado , il co-frontman Micky Strickson , il batterista più sfrenato di sempre Damo Waters , e il divertito Danny LePelley ) sono un concentrato di energia, freschezza, melodie accattivanti e irresistibile british sound .
Se la riuscita di un concerto viene decretata dalla reazione del pubblico, i Ciccone stasera hanno fatto un successone: bastano le prime note del pezzo d’apertura ‘ Flagellate ‘, un vortice di rock’n’roll sfrenato, che il pubblico del Rocket si lancia in uno scomposto ma divertito twist. E’ una grande festa. Del resto è impossibile assistere a uno spettacolo del genere e non divertirsi come dei bambini in un negozio di giocattoli. Il concerto scorre veloce, le canzoni più notevoli sono i cavalli di battaglia ‘ You’re Beautiful, You’ll Get By ‘ e ‘ Look At You Now ‘. Ma non basta, spinti da un coro di MORE! i Ciccone terminano questa splendida serata con un bis.[…]

Losing Today – Febbraio 2005
“Ci muoviamo infatti in quel territorio del rock che porta ancora alta e con orgoglio la bandiera dei Clash. […] Insomma, canzoni pop dal piglio punk che sanno divertire senza scadere nell’ovvio, e che sanno misurarsi anche con tempi più moderati” Enzo Baruffaldi

Mescalina – Dicembre 2004
“La presenza dei Pixies aleggia ovunque in questo lavoro, dalle chitarre ritmiche impegnate al massimo alle pulsanti linee di basso (“Flagellate”, “Look at you know”). Niente male come inizio, soprattutto se volgendo lo sguardo poco più in là si intravede Joe Strummer, in un intenso primo piano, coi tre compari un passo indietro, in bianco e nero: sì, l’era è quella di “London Calling”, album capitale che festeggia di questi tempi qualcosa come venticinque anni. Pare che anche i Ciccone festeggino a loro modo, recuperando da un simile capolavoro proprio l’ispirazione che sta dietro ai brani più agili e scanzonati nell’andamento” Domenico Maria Gurgone

Extra! Music Magazine – Dicembre 2004
“Debutto al fulmicotone, come si diceva un volta, per i londinesi Ciccone. Che sfornano una piccola enciclopedia del rock britannico (e non solo). “ Renzo Stefanel

Musicboom – Dicembre 2004
“Tanto per affibbiare etichette e ricollegarci al discorso d’apertura: “Eversholt Street” sarebbe stato il perfetto secondo disco dei Libertines . Ma, come abbiamo detto, la storia musicale non si fa con i sé e con i ma e se il secondo disco di Carl Barat e Pete Doherty ha generato opinioni discordanti, quest’opera prima dei Ciccone si fa apprezzare per la scrittura semplice e diretta che si traduce in 14 canzoni a metà tra il punk’n’roll e il pop più spigliatamente inglese (vengono in mente Smiths , Television Personalities e i Blur di “Parklife”)”  Hamilton Santià

Ondarock – Ottobre 2004
“La cosa che più viene difficile in un’opera come questa è trovare un punto in cui potersi staccare. Le pause per rifiatare non sono ammesse, le voci maschile/femminile si alternano con grande maestria, e si posano su questi vorticosi pezzi ipnotizzando l’ascoltatore.[…] Debutto ottimo, assolutamente sopra le righe. Aspettiamo conferme.” Giuseppe Giacomo Ponti

No Respect – Ottobre 2004
“Ciccone hanno fatto un bel regalo agli estimatori del British rock, agli altri un invito che sarebbe opportuno accettare.” Pietro Miotto

Il Mucchio Selvaggio – Ottobre 2004
“Rispetto a tanti pubblicizzati debutti provenienti da Albione, Eversholt Street – la strada in cui è stato registrato – può vantare una freschezza che altri non vedono neppure col cannocchiale. In altre parole, i tre riescono a suonare estremamente attuale senza però emettere quel sottile ma fastidioso odore di stantio che invece circonda come una nuvoletta tanti loro colleghi altrettanto giovani. “ Aurelio Pasini

Movimenta – Ottobre 2004
“Divertenti, vari e ispirati i Ciccone riescono là dove molti falliscono.” Gianvittorio Randaccio

Rocklab.it – Ottobre 2004
“Questi tre insolenti ragazzi si lanciano in un divertente taglia e cuci di influenze che partono dalla vena brit dei Kinks fino al pop più potente degli odierni Ikara Colt, passando per l’attitudine punk dei Clash e per la raffinatezza stilistica di Morrissey e degli Smiths.” Caterina Marietti

Music Club – Ottobre 2004
“E sono furbi, molto furbi, questi Ciccone. Dapprima scippano deliberatamente ai Libertines almeno un paio di melodie power-pop coi fiocchi (“Look At You Now” e “You’re Beautiful, You’ll Get By”) e agli Strokes un pugno di idee probabilmente lasciate chissà perché nel cassetto (“My Summer Never Comes” e “If I Could Prove You Wrong”). Poi non si spaventano nell’inserire vocalizzi e intarsi da bubblegum music anni ’50 in brani quali “If Friday Falls Through” e “Oh Eversholt”. Quindi non si preoccupano di accelerare e stravolgere una “Boy Oh Boy”, che nasce come ballad delicata per poi trasformarsi in una selvaggia punk song con tanto di voce distorta, prima di chiudersi nuovamente come era iniziata.”  Daniele De Liberato

Radio

Radio Wave, Radio Capodistria, Radio Digitale Torino, Radio Rock FM, Radio Città 103, Radio Città Aperta, Radio Antenna Uno Rock Station, Radio Popolare, Radio Gamma Trento, Radio Lupo Solitario, Radio Città Del Capo, Life Gate Radio.