Olvis ‘The Blue Sound’


(Resonant 2005)

Da qualche anno l’Islanda è diventata una fucina di artisti dalla forgia multiforme; da questa nuova realtà che si espande come muffa, Orlygur Thor Orlygsson sposta il sipario e avanza verso il pubblico presentendosi come Ö L V I S, che, ad un anno dall’omonimo esordio, si avventura in questa nuova sfida con un lavoro scritto, suonato e prodotto di proprio pugno, avvalendosi di ospiti illustri (vedi membri dei Sigur Ròs) e concittadini veterani provenienti dalla capitale che galleggiano insieme nelle placide atmosfere suggestionabili, battendo strade che oltrepassano il confine della musica da camera pervasa da attitudini ambient- filo jazzistiche che creano arie avvolgenti e sognanti, dove la voce del nostro emerge inedita in sei di undici episodi, offrendo il giusto apporto di calore e familiarità negli episodi più distaccati.
Interessante è il lavoro della batteria, suonata a turno dagli ospiti, particolarmente definitiva per policromia.
‘The Blue Sound’ è un discreto dischetto che vanta quel briciolo di carattere che non lo lascia passare totalmente inosservato nel marasma delle uscite, per certi versi simili, per non dire uguali; pocanzi parlavamo di muffa: sapete come si ricava la penicillina?

Voto: 6

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Autore: danielecintio@hotmail.it