Libra ‘Il Viaggio Di Zebra’

(Macaco Records, 2005)

Secondo album (con una copertina fiabesca che ci è piaciuta molto) per la band di Mestre dalle sonorità introspettive con salde radici nel loro art rock background. E forse sarebbe più esatto parlare di una rivisitazione: per questo hanno ripreso dal primo album alcune canzoni come Marta, La seconda Classe, Le due di notte e la bellissima Tu non vedi niente. Hanno voluto un rodaggio dello stile, una limatura sotto la supervisione del produttore americano Geoff Turner. Siamo ancora alla fase (chiamiamola così) ‘svolgimento’ perciò Il viaggio di Zebra sembra più un Frog’s signals vol.II. Con questo secondo album confermano comunque quello che hanno presentato nel loro primo album, fresco e pieno di interessanti premesse e nel quale gli elementi benché diversi (tastiere e chitarra) ben si amalgamano.
Già la prima canzone Dammi Tutto, che dà un’idea dello stile dei Libra, e la Strategia del terrore, con un testo che ti tiene sulle spine, presentano il loro lato dark e amara ironia; e se la chitarra di Io resto qui potrebbe essere più sbarazzina il testo fa da contrappeso ma con le divertenti tastiere da allucinazione catodica di ’Tv’ sembra proprio di essere tornati negli anni ottanta.

Voto: 7

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Autore: fran_catalini@yahoo.co.uk