Over It ‘Silverstrand’


(Lobster Records 2005)

Stranamente gli Over It non vengono dalla California, ma bensì dalla Virginia del nord. Dico strano perché ad un primo ascolto di “Silverstrand” uno non può fare a meno di pensare alla solita band californiana di stampo Get Up Kids / Jimmy Eat World. Infatti evidentemente pure loro avranno sentito il bisogno di identificarsi con il posto e si sono trasferiti proprio nell’Orange County, manco a farlo apposta!
Vabbè, futili considerazioni geografiche a parte, gli Over It ci suonano proprio quel classico stile che uno si aspettava, niente di più niente di meno. Non serve neanche ascoltare più di una volta l’album per potersi mettere a cantare i ritornelli, ciò la dice lunga sull’immediatezza dei quattro americani.
Pezzi come Waiting o Avalanche non hanno certo bisogno di grande attenzione per essere memorizzati, e altrettanto facilmente dimenticati ovviamente (a parte il cantato quasi-scat di Partners in Crime).
C’è da dire a favore dei californiani acquisiti, però, che si prendono piuttosto sul serio, più della media di band simili e ciò sicuramente rende i loro pezzi un ciccinino più interessanti di molte altri gruppi che son passati di qui. Peccato che alla fine ciò non si tramuti in ripetuti ascolti interessati e interessanti, ma d’altronde non c’è da stupirsi.
Non c’è molto da considerare sul lato tecnico di Silverstrand, è prodotto piuttosto bene, suonato come al solito ed è comunque meno fastidioso di altri album. Sul cd inoltre troverete i due video di Siren on the 101 e Waiting, nel solito terrificante formato quicktime, e con uno strano menu in html a popup.
Consigliato per affezionati.

Voto: 6

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