Doctor Who ‘Sequence A’

(Autoproduzione 2005)

Doctor Who non è un pivello, agitato agitatore con la sua etichetta
Idroscalo D’Autore ha dato alle stampe la pregevole compilation “Disco
Compatto Numero Uno” che metteva in fila bei nomi come Justin Bennett,
Maurizio Martusciello; Anton Nikkilä e molti altri esponenti noti
e meno noti di certa elettronica espressionista che la dicono lunga sugli
ipotetici punti di riferimento del curatore.
E poi ancor prima della svolta silenziosa ha prodotto e stampato vinile
su vinile di techno da sbarco feroce e cattiva posta a mezza strada esatta fra
forme aphexiane ed istanze da sballo vero e proprio più ortodosse.
Quindi a dispetto del nome è chiaro che non ci troviamo al cospetto di
lounge o incredible strange music.
Per la sua prima uscita il Doctor si esibisce in un lungo numero che si
muove circospetto ed acquatico fra derive di chiara matrice isolazionista (Köner
e Lull dietro l’angolo ma con maggiore esibizione di muscoli), derive
più prettamente industriali a mezza strada fra Zoviet France e Cranioclast
ad inasprire il tutto ed un taglio post techno che per umoralità
può essere facilmente accostabile al lavoro di Ikeda e Pan Sonic.
Materiali urticanti dunque che in questi (quasi) venti minuti si accendono ad
intermittenza generando fin dall’inizio notevoli ammassi di nubi venefiche a solcare
l’orizzonte, nella prima fase l’approccio è notevolmente fisico,
ci si imbatte in scansioni digitali che sembrano voler essere sempre sul punto
di tramutarsi in ritmiche squadrate ed invece annegano nella loro stessa eco,
si incontrano muri di suono come folate di vento gelido che all’improvviso spazza
tutto; scricchiolamenti e concretismi crudeli che sbilanciano ferocemente
la materia verso una sorta di implosione neurale di notevole fascinazione.
Poi il bianco torpore si insinua in ogni dove, stiracchiamenti, forse
voci lontane, tutto sfuma in profondità oceaniche gelide dove la calma
apparente è continuamente interrotta dal passaggio di strani ed enormi
pesci luminosi; bellissimo letteralmente.
Come guardare un piccolo fiore spuntare dalla parte delle radici.
Benvenuto…

Voto: 7

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