Blessed Child Opera ‘Looking After The Child’

(Seahorse / Goodfellas 2005)

Che sia nata una nuova Homesleep? La prima impressione che si ha è appunto questa per la partenopea etichetta Seahorse. Stessa vocazione “all american”, stessa attitudine indie. In ogni caso la prima uscita è una gran cosa di Indie Rock con le iniziali maiuscole. L’uomo dietro la Seahorse del resto è lo stesso che sta dietro al progetto Blessed Child Opera e cioè Paolo Messere, in precedenza chitarra degli Ulan Bator.
I B.C.O. partono da Johnny Cash e Neil Young passando per tutto quello che c’è stato dopo. Volendo essere più precisi richiamano non poco i Boxstep (appunto perché di Homesleep si parlava), sia per quelle dolenti melodie poste in crescendo sia per l’uso consistente del violino contrapposto ad arpeggi di chitarra elettrica (The View, Blue Station). Anche se in momenti quali Pimba Cattiva e Pimba Buona, pregni di quell’epica mistica da border, sembra di sentire i 16 Horsepower.
Ma fermiamoci qui con i paragoni poiché, dovendo tirare le somme, i Blessed Child Opera sono uno di quei gruppi cui non manca proprio nulla: personalità, songwriting (ascoltatevi quel quadretto perfetto che è Kill The Moment) e profondità.
Proprio niente male per un debutto!

Voto: 8

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