Ernesto Diaz-infante/Matt Hannafin ‘All The States Between’

(Pax Recordings 2004)

Nuovo affare a quattro mani per Ernesto Diaz-Infante che in questa occasione
si avvale del contributo di Matt Hannafin percussionista devoto a culture etniche
orientali ed amante dell’improvvisazione. Come le note di copertina minuziosamente
riportano questo lavoro è stato ideato ed assemblato utilizzando due
quattro tracce a cassette ed il grosso contributo delle poste americane nello
scambio dei tape che hanno permesso a questa opera dalla struttura aperta di
giungere dopo tempo ad una sorta di finale. Infante risiede a San Francisco
e di suo ci mette modulazioni radio, estratti tv (?), violino, lettori cd impazziti
e turntable vario.
Hannafin da New York elabora ed aggiunge al lavoro sapienti dosi di striscianti
percussioni metalliche ed etniche che registra usando microfoni ambientali e
a contatto; tutti e due poi lasciano che l’ambiente circostante liberamente
rientri in ciò che fanno come elemento aggiuntivo . Ok fino a questo
punto, ora arriviamo alle magagne.
Sinceramente irrita alquanto il rumorismo involuto ed arrogante di Infante che
avevamo conosciuto molto più reattivo in altre circostanze come ad esempio
nel recente e splendido “As Is Stated…Before Know” in compagnia
di Chris Forsyth o ancor prima nell’ostica ma stupefacente avventura
con gli Abstractions, qui di reattivo ci siamo soltanto noi poveri ascoltatori
che dopo aver subito la ripetizione ciclica di un ottuso bordone noise che
si ripete all’infinito dopo circa un quarto d’ora non ce la facciamo letteralmente
più a digerire questo polpettone gia in partenza mal digerito dagli autori
stessi.
Fortuna vuole che Hannafin tenga in parte a galla la barca dispensando in maniera
arguta il suo operato ma è veramente poco per salvare un lavoro che si
può riassumere in due uniche parole; noioso e pretenzioso.
Dispiace molto per Ernesto, ma non sempre si può editare tutto quel che
si produce; provaci ancora.
Sei sempre uno dei nostri piccoli eroi……

Voto: 4

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