Valerio Tricoli ‘Did They? Did I?’

(Bowindo/Fringes 2003)

Valerio Tricoli!?… un enigma della musica elettro-elettronica italiana.
‘Did They? Did I?’, dopo anni d’attività documentata soltanto da un’introvabile MC pubblicata su Freedom From, è carne, ossa e spirito in grado di sciogliere finalmente l’arcano sulla sua vera essenza.
“Did They?”: 1999, la camera di una pensione.. voci nei corridoi… alcuni microfoni a contatto applicati sulla porta…. il mondo esteriore.
“Did I?”: Sensibilità e sensazioni espresse in suoni…. il mondo interiore.
Il mondo interiore si sovrappone a quello esteriore, alla maniera in cui una figura a colori si staglia su uno sfondo in bianco e nero.
‘Did They? Did I?’ è un disco dove i contrasti, come quello tra impulsi provenienti dall’interno e dall’esterno del proprio io, sono affrontati violando le regole fisico-biologiche, laddove il rispetto delle caratteristiche effettive determinerebbe il sopravvento, per quantità e fragore, degli impulsi esterni che invece suonano ovattati e irreali. Viceversa gli impulsi interni appaiono tersi sia per qualità timbrica sia per presenza. Questi elementi si riflettono nella nitidezza dei particolari e nella profondità strutturale. La limpidezza dei singoli suoni è tale da spingersi fino alla trasparenza e, insieme con un effetto prospettico molto sviluppato, permette di utilizzare in maniera adeguata una definizione spesso usata impropriamente: ‘scultura sonora’. ‘Did They? Did I?’ ha una struttura talmente plastica da lasciar palpare chiari e scuri (o luci e ombre)!
Ci sono poi altri opposti che interagiscono creando ulteriori linee, giochi luminosi, escrescenze e spaziature: presenza e assenza, suoni lunghi e brevi, realtà e immaginazione…
Forse questa musica, che lo stesso Tricoli definisce modernismo a go go, si colloca proprio lì, in quel punto fra realtà e immaginazione dove universo interiore ed esteriore s’incontrano.
Questa mia chiave di lettura è pertinente o azzardata? Non lo so, oltretutto Valerio Tricoli soffia ancora nella brace del mistero aggiungendo una ghost track in cui ogni commento dell’io interiore tace se non per quanto concerne la memoria. Sono?… non sono?… fui?… e alla fine resta soltanto lo sfocato sfondo in bianco e nero. (no ©)

Voto: 8

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Autore: sos.pesa@tin.it