Company 6 & 7

“COMPANY 6 & 7”

 

autore: Company

etichetta: Incus

anno di pubblicazione: 1978

con: Derek Bailey, Han Bennink, Steve Beresford, Anthony Braxton, Lol Coxhill, Tristan Honsinger, Steve Lacy, Evan Parker, Maarten van Regteren Altena, Leo Smith.

 

È più importante il Derek Bailey chitarrista o il geniale teorizzatore dell’improvvisazione totale? La domanda non ha una risposta univoca, bensì funziona come pretesto da cui muovere allo scopo di esplorare gli aspetti principali della sua attività. Se per conoscere il chitarrista è essenziale vagliare la sua opera in solitudine, per capire il teorico della libera improvvisazione è invece fondamentale conoscere l’attività della Company. Si tratta di una struttura virtuale che si attiva, e prende forma, solo nei giorni in cui alcuni strumentisti di origine diversa vengono convocati da Bailey per dare vita a una serie di concerti totalmente improvvisati. In questi concerti i musicisti giungono a interagire nelle formule più inconsuete, che possono andare dal duo all’ensemble con tutti i partecipanti. In occasione della Company Week tenutasi a Londra nel Maggio del 1977, per esempio, vennero chiamati 10 musicisti in rappresentanza di tre distinti clan della musica improvvisata, quello londinese che faceva capo a Bailey e alla Incus, quello dei Chicagoani legati all’AACM e quello degli olandesi, con la presenza non catalogabile di un jolly come Steve Lacy. La selezione delle registrazioni pubblicate mostra la validità di una formula che ancora oggi rimane innovativa. Pollice verso per la ristampa dei due dischi in un unico CD, dato che è stata fatta con criteri inaccettabili e con una buona dose di sciatteria (ci sono ben due brani in meno e il titolo di uno è errato). Il colmo è che esiste un Company 5, registrato in quella stessa occasione, ristampato pure esso in CD con una buona mezz’ora di spazio vuoto. Un doppio compact avrebbe contenuto tutti e tre i vinili!!?! La genialità e il senso pratico non sono mai andati d’accordo.